LODI
Non portasse quel cognome così tanto legato a Lodi, qualche dubbio s'insinuerebbe nei più maliziosi. Così come il fratello Matias, Franco Platero si è presentato martedì a Lodi per il primo giorno in giallorosso esattamente come fece l'ex capitano all'inizio della sua avventura in riva all'Adda nel 2010. Nessun atteggiamento da star, tono di voce appena appena sufficiente a essere udito, umiltà e disponibilità a grandi dosi. A pelle, queste le sensazioni trasmesse dal rinforzo argentino per l'Amatori versione 2013/2014.
«Sono davvero molto contento di essere a Lodi - le prime parole del nuovo numero 7 giallorosso -. Matias mi ha parlato molto bene di questa squadra, della città e soprattutto della gente: e queste cose hanno pesato tantissimo nella mia decisione di venire all'Amatori. Adesso però toccherà a me ripagare questa grande fiducia sulla pista».
«COL VALDAGNO SARÀ SPECIALE»
Nato il 22 settembre 1992, Franco Platero ha cominciato a calzare i pattini nel Concepciòn, la stessa squadra in cui sono cresciuti il fratello, Ariel Romero e Fernando Montigel: «Ho fatto praticamente tutta la trafila del settore giovanile nel Concepciòn, fino a quando all'età di 15 anni ho iniziato a giocare in prima squadra. Dopodiché ho vissuto la grande avventura con la nazionale argentina al Mondiale Under 20 giocato a Barcelos, in Portogallo, e infine sono passato all'Estudiantil di San Juan, squadra nella quale ho militato fino a poco prima di trasferirmi qui».
Non ancora 21 anni, ma già una buona dose di esperienza da trasferire in pista per un giocatore che a livello di caratteristiche tecniche rispecchia tutto sommato il fratello: «Ma io sono qui per imparare e per formarmi completamente come giocatore - sottolinea "Platerito" -. Sono perfettamente consapevole di avere ancora tanta strada da fare e che questa per me è una grandissima opportunità, perché il livello del campionato di Serie A1 è molto alto: avrò l'occasione di giocare per una grande società e di affrontare campioni di livello assoluto. Chi ho più voglia di incrociare? Matias mi ha detto che i fratelli Bertolucci sono ancora formidabili e io non sto nella pelle al pensiero di affrontarli da avversario in pista, perché li ho sempre visti solo in televisione. Ma anche elementi come Massimo Tataranni e Sergio Festa, che giocheranno con mio fratello a Valdagno. È troppo facile dire che Amatori-Valdagno sarà una partita speciale, ma adesso ancora non ci penso, anche perché Matias è ancora in Argentina a prepararsi per il Mondiale in Angola».
«SIAMO GIOVANI, CON VOGLIA...»
Dopo l'estenuante viaggio transoceanico di martedì, il ragazzo ha cominciato a prendere confidenza con Aldo Belli e con i nuovi compagni: «Siamo una squadra giovane, ma non per questo dobbiamo temere gli avversari. Di solito quando l'età media del gruppo è bassa al contempo c'è molta più fame: di vittorie, di mettersi in mostra e di lottare alla pari contro tutti. In più avremo un pubblico numeroso e questa è una motivazione unica per qualsiasi giocatore».
Un pensiero infine all’Eurolega, in cui i giallorossi affronteranno Liceo La Coruña, Valongo e Saint Omer: «Venire a giocare in Europa per la prima volta nella mia carriera e poter disputare subito una competizione così importante è una bella fortuna chiude Platero junior -. Giocare contro il Liceo sarà bellissimo: quando disputai il Mondiale Under 20 con l'Argentina mi allenai proprio con gli spagnoli e posso garantire che fu un'esperienza a dir poco strabiliante, il livello di quei giocatori è assoluto».
Aldo Negri