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Pericoli: «Non iscriversi è stato un atto di coraggio»


Hockey Castiglione, il presidente amareggiato: andare avanti è difficilissimo e sapevamo in partenza che non avremmo potuto rispettare gli impegni.

Scritto da HC Castiglione - Pubblicato il 19/07/2012 - 08:32

CASTIGLIONE
L’amarezza deve per forza lasciare spazio alla ragione, anche se è difficile da accettare. Il giorno dopo la rinuncia a disputare il campionato di serie A2 di hockey su pista, e interrompere così l’attività senior in oltre quarant’anni di storia, è il presidente dell’Hockey Club Castiglione Marcello Pericoli a fare il punto della situazione. Le sue dichiarazioni non si scostano di una virgola dai reali motivi che erano già circolati, e che hanno indotto la società biancoceleste a ritirarsi. E di messaggi il presidente che fa parte della società fin dalla sua nascita, e dove ha ricoperto in pratica tutti i ruoli, di una delle società storiche del paese, ne ha per tutti.
Presidente Pericoli per la prima volta dal 1970 una squadra dell’Hc Castiglione non sarà in pista. Fine di un’epoca?
«Sicuramente la sentiamo come una sconfitta, ma forse abbiamo fatto anche un atto di coraggio vedendo quello che succede in giro, e le difficoltà che hanno anche altre realtà, ben più importanti della nostra. Purtroppo per una società a conduzione familiare come è l’Hc Castiglione andare avanti giornalmente è diventato difficilissimo, e prendere impegni che sappiamo già in partenza che non saremmo in grado di rispettare, non fa parte della nostra tradizione. Non do la colpa a nessuno, ma ogni cosa che cerchiamo di fare diventa complicata. Faccio l’esempio delle sagre: abbiamo tutti gli occhi addosso, ma sono l’unico sostentamento per le tutte società sportive, uno dei pochi modi per mandare avanti le attività. Nel nostro comune i regolamenti si sono fatti sempre più stringenti, però basta allontanarsi di qualche chilometro che invece tutto è permesso. Chi organizza questi eventi è visto come un “demonio”, e questo non è assolutamente giusto. Crea disamore e allontana le persone».
Dal lato sportivo invece cosa è successo?
«Con il Follonica, a giugno, avevamo intavolato un programma puntando sui giovani, per costruire una squadra e farla maturare. Un progetto per far crescere i ragazzi e valorizzarli, come del resto è avvenuto negli ultimi anni e che ha dato frutti interessanti. Le risposte però non sono mai arrivate, e allora è giusto fermarsi, visto che noi non siamo in grado per mancanza di giocatori di allestire una squadra competitiva. Impensabile far venire ragazzi da fuori, non è più il tempo».
E ora che futuro aspetta l’Hc Castiglione?
«La società va avanti con i giovanissimi. Abbiamo il mini hockey, la squadra under 13 e il progetto scolastico che riparte da settembre. Il settore del pattinaggio artistico con il campione mondiale Marco Santucci , le ragazze e i bambini. Magari con l’hockey a livello giovanile riusciamo a intraprendere un percorso con il Grosseto. Vediamo, non ci sono preclusioni».

Parole chiave: Serie A2, Castiglione,
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