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Per il Breganze il pericolo vero sono i cali di concentrazione


La squadra di Belligio, che ha messo alle corde tutte le formazioni che la precedono in classifica, ha perso punti preziosi contro formazioni di medio livello. Un peccato che contro il Sarzana non deve ripetersi.

Scritto da Fausto Pozzan - Pubblicato il 07/12/2016 - 09:27 - Ultima modifica 08/12/2016 - 17:09

Tre turni alla fine del girone d’andata e Breganze torna sulla pista amica. Avversari di giornata i liguri del Carispezia Sarzana: anche loro con i colori sociali rossoneri e anche loro... con un presidente interista. Maurizio Corona, vulcanico patron della squadra ligure, è infatti amico di Antonello Turle e con il presidente del Breganze condivide, nel calcio, la passione per la beneamata e per i colori nerazzurri. Entrambi vivono con passione ed entusiasmo quasi viscerale le vicende della loro squadra di hockey. Squadre che quest’anno stanno comunque dando loro delle belle soddisfazioni.
Il Carispezia Sarzana ha annunciato a inizio stagione che il suo obiettivo era la salvezza, ma sta facendo molto meglio: attualmente è ottavo e, se conservasse la posizione, acquisirebbe il diritto a disputare la finale a otto di coppa Italia. Non solo; in coppa Cers ha passato il turno e sta andando ben oltre le aspettative. Non c’è da stupirsi: Francesco Dolce in veste di allenatore-giocatore ha raccolto, bene, l’eredità di Alessandro Cupisti e se la sta cavando benissimo. Sono poi arrivati Sergio Festa, già nazionale azzurro, e Francesco De Rinaldis, sarzanese di ritorno da Lodi, a rinforzare una squadra che ha in Borsi con 11 reti il suo goleador, in Simone Corona, figlio del presidente, un ottimo portiere. Il Sarzana può vantare un giusto mix tra giocatori esperti come quelli già citati più Sterpini e Di Donato, con atleti giovani che ormai hanno già accumulato importanti esperienze in serie A1 come Rossi e Pistelli, oltre a giovani promettenti come Perroni.
Insomma un cliente scomodo, da studiare e affrontare con attenzione e con le giuste motivazioni da parte di un Breganze, quarto in classifica con 18 punti, che, forse ha raccolto meno di quanto seminato sinora rispetto alle prestazioni fornite. Qualche punto in più ci poteva stare in classifica per la squadra di Massimo Belligio che ha lavorato tanto fin qui e si è fatto apprezzare da tutto l’ambiente rossonero per la passione e la voglia che ci mette nel preparare allenamenti e partite. Siamo peraltro nella fase della stagione in cui tempo per recuperare da qualche passo falso ce n’è. A patto di evitare distrazioni e cali di tensione che possono costare punti come è già successo; a Bassano l’ultimo esempio.
Non si vuole essere presuntuosi, ma pare lecito pensare che Breganze abbia sin qui dimostrato di non temere nessuno, se non, forse, sé stesso: ha giocato alla grande con le prime della classe e ha steccato con formazioni che lo seguono in classifica. Vuol dire che, se c’è concentrazione per tutti i cinquanta minuti, la squadra rossonera breganzese è competitiva, eccome. Non è poco. E allora sotto col Sarzana con assoluto rispetto, ma senza alcun timore. E poi ancora due settimane di lavoro, con le partite di campionato contro Follonica e Valdagno e, in mezzo, la trasferta francese di La Vendeenne in Eurolega. Tre gare in programma prima della sosta di fine anno alla quale il Breganze vuole arrivare con il vento in poppa.

SERIE A1
Risultati e classifica

Parole chiave: Serie A1, Giornata 11, Breganze, Sarzana,
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