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Pedro Gil cala il poker, il Forte dei Marmi fa il tris


Il Forte dei Marmi rinnova per la terza volta il titolo di Campione d'Italia al termine di una maratona di cinque partite contro un Lodi che non si è mai arreso, nemmeno in gara-5. Decisive le quattro reti di Pedro Gil che saluta l'Italia dopo avere sempre vinto lo scudetto sia con Valdagno che Forte dei Marmi.

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Scritto da Redazione - Pubblicato il 31/05/2016 - 22:12 - Ultima modifica 15/06/2016 - 17:08

Il Forte dei Marmi festeggia il terzo scudetto di fila.

Foto Marzia Cattini

Lo scudetto era e resta del Forte dei Marmi. La squadra di Bresciani vince gara-5 davanti a 1.400 persone stipate in un PalaForte troppo piccolo in cui le tifoserie dei padroni di casa e del Lodi si fronteggiano nella massima correttezza. Finisce 6-3, ma il risultato inganna: il Lodi ha reso la vita durissima ai padroni di casa, anche se ha dovuto sempre inseguire ed è riuscita a pareggiare soltanto sull'1-1.

L'inizio di primo tempo è un monologo fortemarmino. Il Forte va in vantaggio al primo affondo con Torner che lascia partire un diagonale rasoterra che si infila a filo del secondo palo. Il Lodi accusa il colpo e i rossoblù sono padroni assoluti della pista. Català ci mette una pezza su tiro da furoi di Motaran e il palo alla sua sinistra lo aiuta al 6' su identica botta di Gil. Per annotare un'azione lodigiana occorre attendere l'8' quando Illuzzi mette fuori di un soffio una conclusione in contropiede spalle alla porta. Al 10' anche Stagi inizia la sua partita fermano tiro e respinta di Illuzzi e, subito dopo, ripetendosi su Ambrosio. Prima di uscire per fare spazio a Pagnini, Gil va vicino al raddoppio, ma la pallina cade alle spalle di Català, ma non supera la linea di porta. Entra anche Orlandi per Motaran e il suo primo intervento è un fallo netto su Illuzzi in area di rigore che manda Ambrosio sul dischetto. L'attaccante giallorosso, però, non sfrutta l'occasione perchè Stagi para e manda furoi. E' il momento migliopre del Lodi che ha in Illuzzi, il suo capitano, il giocatore che ci crede di più: ci prova incrociando un rasoterra, poi tirando sotto la traversa, ma Stagi, seppure a fatica, ci arriva sempre. Il portiere del Forte, però, non può nulla al 19' quando para la conclusione di Platero, ma serve un assist involontario a Malagoli, dimenticato a centro area, che segna il pari. Il Forte rimette in pista Gil, i ritmi si alzano di nuovo e le occasioni fioccano da entrambe le parti, con i portieri a fare buona guardia. Nel finale il Forte trova il 2-1 su un'azione destinata a far discutere. Galoppi punisce con il rigore un dubbio fallo di Platero su Gil e lo stesso Gil trasforma in seconda battuta, dopo che Català gli ha respinto la prima conclusione.

A inizio ripresa la partita ha subito una doppia fiammata. 30" dopo il fischio di inizio, Gil lascia partire un missile terra aria che si infila al sette alla sinistra di Català. Un minuto dopo, il Lodi potrebbe rientrare in partita grazia ad un rigore per fallo di Motaran su Ambrosio. Sul dischetto va Illuzzi che tira due volte (sulla prima conclusione anticipano il movimento i giocatori rossoblù) e per due volte Stagi nega il gol.L'errore non toglie però mordente all'Amatori che, anzi, intensifica il suo gioco offensivo e va vicino al gol con Illuzzi, Platero e Verona. Il Forte dei Marmi sta al gioco e per qualche minuto la partita è un continuo contropiede. Català salva il risultato all'11' su Pagnini che poco prima si era mangiato un'occasione colossale in coppia con Torner. Il Lodi non molla di un centimetro e riapre la partita al 13' con l'ex Alessandro Verona che si libera a centro area della marcatura di Pagnini e infila in rete l'assist di Ambrosio. Stagi deve superarsi al 15' per fermare in uscita il contropiede di Ambrosio. Al 18' Malagoli regola i conti con Cancela con una bastonata sulla coscia che gli costa il blu; sul dischetto va Pedro Gil che ubriaca Català (e fa morire d'infarto i suoi 1.200 tifosi) con cinque secondi di finte perfette prima di mettere dentro il 4-2. Non finisce qui questa finale infinita. a 4.30 dalla fine Ferrari pesca Orlandi in fallo su Ambrosio e assegna il terzo rigore della serata al Lodi. Dopo gli errori di Abrosio e Illuzzi è Platero a presentarsi sul dischetto, ma Stagi dice di nò anche a lui; l'argentino, però, recupera e mette dentro il 4-3 che riapre la gara e regala a questo interminabile e incredibile campionato altri minuti di adrenalina pura. Per chiudere la partita ci vuole l'immancabile 10' fallo del Lodi che commette Verona falciando Motaran. Altra serie di finte di Gil e gol del 5-3 che regala il titolo al Forte. Per chiudere c'è anche il tempo per il gol di Cancela, cercato e non trovato per tutta la partita. L'occasione gliela dà Ambrosio che stende Gil e va fuori per 2' regalando la punizione che lo spagnolo segna nel tripudio di un PalaForte già in festa.
Finisce 6-3. Finisce con il Forte dei Marmi che vince il suo terzo scudetto, griffato ancora una volta e più di tutti da Pedro Gil che saluta non solo il Forte, ma il campionato italiano dopo avere sempre vinto lo scudetto.

 

Parole chiave: Serie A1, Play Off scudetto, Finale, Gara 5, Forte dei Marmi,
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