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Ora il Forte sogna «Lo scudetto? Non esageriamo...»


Tosi si gode il momento di gioia dopo l’impresa col Cgc: «Il nostro segreto? Competenza e un po’ di fortuna»

Scritto da Il Tirreno Viareggio - Pubblicato il 13/01/2012 - 09:37

La Forte dei Marmi hockeistica vive il suo momento magico dopo la vittoria nel derby di Viareggio a spese del Centro Giovani Calciatori, risultato che ha permesso alla squadra allenata da Roberto Crudeli di agguantare i cugini bianconeri sul secondo gradino della classifica. L’entusiasmo è alle stelle e per i tifosi un po’ più datati sembra di essere tornati ai fasti della metà degli anni Ottanta e in special modo alla magica stagione 1984-1985, quando le parate di Alessandro Cupisti, la concretezza e la sagacia tattica di Roberto Crudeli e Mauro Cinquini e la classe e l’estro dei goleador Nelson Jaime e Carlos Moreta portarono uno squadrone, forse irripetibile, fino alla semifinale dei playoff persa con il Bassano.

Insomma al Forte si torna a sognare e sogna il presidente Piero Tosi, anche se ammette il timore che la favola possa finire da un momento all’altro. A metà campionato ti attendevi il Forte in questa posizione di classifica?
«Probabilmente no. La squadra è cresciuta gara dopo gara e a Viareggio non ha certo vinto per caso».
Da ora in avanti viene il bello. Siete pronti?
«Siamo coscienti che da ora in avanti tutti ci attenderanno al varco».
Un sogno, magari piccolo, allo scudetto avete iniziato a farlo?
«Andiamoci piano. Per lottare per lo scudetto ci vuole un organico ben più ampio del nostro».
E allora per il tricolore credi che sia un affare tra Lodi e Cgc. Qual è la tua favorita?
«Per me è ancora il Centro. Ha gente di carattere che al momento decisivo, quando c’è da tirare fuori gli attributi, risponde sempre presente. Se arriveranno in condizione fisica ottimale ai playoff possono confermare il titolo. Il Lodi non è lo squadrone che molti danno favorito. Direi che soprattutto ha un bravo allenatore che sta gestendo bene la squadra».
A proposito di allenatori, Crudeli nonostante le 48 primavere continua a scendere in pista. Ma si sente più allenatore o giocatore?
«Roberto è un grande professionista che non smette mai di allenarsi. Lavora ferocemente ogni giorno e questa è un po’ una specie di condanna per i ragazzi che gli stanno vicino e che devono seguirlo. Un lavoro che ha fatto migliorare molti ragazzi, su tutti Gimenez. Roberto lo ha letteralmente plasmato, a volte lo fa anche piangere per le partacce che gli affibbia, ma è una cura che evidentemente serve. Come giocatore è ancora tra i migliori grazie anche ad una grande tecnica”.
Ti aspettavi l’esplosione a questi livelli di Gimenez?
«E’ un ragazzo che 4 anni fa venne da noi chiedendo di fare un provino dopo che era stato scartato da altre società italiane. Checchi, Luisi e Barsi nella loro relazione scrissero che il ragazzo aveva buone potenzialità ed evidentemente avevano visto bene. Poi il lavoro di Crudeli ha fatto il resto».
Da Jaime a Moreta, da Corja a Videla fino a Montivero ed ora Gimenez. Qual è il segreto del Forte nel pescare giovani talenti?
«Non credo ci sia un segreto. Parlerei piuttosto di competenza e fortuna. Non avendo molti soldi a disposizione, valutiamo molto attentamente prima di prendere un giocatore e soprattutto andiamo a cercarlo per il ruolo che serve. Come ad esempio è successo con Cancela, per dare maggiore equilibrio alla difesa».
Il 21 riparte anche l’avventura in Coppa Cers. Quali sono i vostri obiettivi europei?
«Intanto c’è da superare il Vendrell. Poi vedremo perché la competizione è difficile».
In ogni caso un 2012 che vedrà il Forte protagonista. Cosa chiedi ai tifosi?
«Di starci vicino. Come hanno fatto nella trasferta di Viareggio. Erano veramente tanti. Mi auguro che questo attaccamento venga confermato anche in futuro perché la squadra ha bisogno di sentire calore. A Viareggio ho visto gente che non aveva mai seguito una partita di hockey e spero che torni anche nelle prossime partite. E proprio per ringraziare chi ci ha seguito nel derby faremo uno sconto del 50% sul biglietto per la prossima gara casalinga».

Massimo Guidi

Parole chiave: Hockey Forte dei Marmi, Serie A1, Piero Tosi, Intervista,
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