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Nuove norme per tutelare i vivai italiani


Mai più squadre composte soltanto da stranieri e oriundi. Dalla prossima stagione almeno la metà degli atleti a referto dovrà essere italiana, mentre in serie B verranno banditi del tutto gli stranieri. Posto un limite anche all'utilizzo di atleti 'stagionati' nella serie cadetta. Le nuove norme in vigore dal primo luglio.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 02/03/2006
Da un punto di vista normativo non è corretto parlare di rivoluzione; ma da un punto di vista concettuale la delibera del Consiglio Federale datata 9 febbraio 2006 rappresenta un cambio di prospettiva significativo per l'hockey su pista.
Il Consiglio Federale ha trasformato in "legge" le disposizioni impartite dal Coni che ha chiesto a tutte le federazioni affiliate di promuovere progetti per la tutela dei vivai italiani. Nelle prossime settimane il Settore Tecnico dell'Hockey su pista tradurrà questi indirizzi in norme e realitve sanzioni per gli inadempienti.
I concetti di fondo sono due: maggiore spazio ai giocatori italiani nella massima serie e largo ai giovani nel campionato di serie B.
Le nuove norme non influiscono su quelle già vigenti in serie A1 circa il contingentamento degli stranieri che oggi prevedono un massimo di tre stranieri (che sale a quattro se due sono comunitari) e di un oriundo. Nè tantomeno contribuiscono ad alzare il numero degli stranieri tesserabili in serie A2. Intervengono invece sulla serie B eliminando, dalla prossima stagione, la possibilità di portare a referto atleti stranieri o oriundi.
Quello che dice la nuova norma è che in ogni partita sarà per forza necessario avere almeno cinque italiani convocati. Se il roster fosse di soli 9 uomini, il numero massimo di stranieri e oriundi utilizzabili scenderebbe a 4; con 8 convocati soltanto 3 potrebbero essere stranieri e via dicendo: in ogni partita almeno cinque atleti devono essere italiani e proveniente da un vivaio italiano.
In serie B, oltre al divieto totale dell'uso di stranieri, viene introdotto il numero massimo di atleti over 40 che è stato fissato in 3 atleti.
Dalla prossima stagione, poi, anche le squadre di serie B che non siano seconde squadre di società di A1 o A2 dovranno organizzare un minimo di attività giovanile, iscrivendo almeno una squadra nei campionati giovanili.
Le squadre che non si metteranno in regola con le nuove norme previste per la cadetteria potranno in ogni caso fare attività amatoriale che verrà appositamente organizzata.
Dopo due anni di sperimentazione, infine, diventa obbligatoria la squadra di serie B per tutti i club di serie A1, con la presenza di almeno 5 atleti di categoria under 23.
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