Novara riparte dalla serie B? Nuova rivoluzione societaria

NOVARA
Dopo aver formalizzato, attraverso comunicazione alla Lega Hockey, che non prenderà parte al prossimo campionato di serie A1, l’Hockey Novara Asd si trova di fronte a un vero e proprio bivio. Le opzioni, per il club, sono fondamentalmente due: ripartire dalla serie B con medesimo codice di affiliazione (un posto in serie B spetta di diritto a tutte le formazioni di serie A1) oppure cambiare codice, fondando una nuova società, e vedere, così, messa in discussione anche la partecipazione al campionato di serie B (difficilmente ci sarebbero i tempi tecnici per formalizzare alla Lega Hockey l’iscrizione di un nuovo sodalizio). Posto che il primo scenario rimane quello più probabile, l’interrogativo è addirittura… “triplice” e riguarda la squadra, la società e gli sponsor. Pur tenendo presente che un campionato di serie B avrebbe costi decisamente inferiori a quello di serie A1 sotto tutte le voci di spesa (dagli ingaggi dei giocatori alle trasferte alle tasse gara), rimane da definire da quali partner possa arrivare il budget per prendere parte al campionato. In secondo luogo, a oggi il club non ha giocatori sotto contratto e risulta dunque particolarmente complicato anche reperire le risorse “umane” per affrontare il campionato di serie B. Non solo, perché anche a livello societario va registrata una nuova rivoluzione. All’ingresso in società di Dario Curci con la qualifica di Team Manager, fanno da contraltare i “saluti” dell’ormai ex presidente Ricci, del d.s. Minetti, Sergio Gemignian ed Elena Buscaglia. Ecco quindi che emerge un quadro tutt’altro che “esaltante” per il club azzurro, costretto a cercare un “paracadute” in serie B per proseguire le attività della prima squadra ma anche a reperire nuovi giocatori e dirigenti per la prossima stagione sportiva. Insomma, nemmeno dopo la rinuncia alla serie A1 la strada sembra essere in discesa, anzi…

Giuseppe Maddaluno