Ed ora si pensa solo alla trasferta di Novara
«Sono venuto per chiedere scusa alla mia squadra, per dire loro che ho sbagliato a lasciarli da soli, ma è stata una reazione dettata dalla tensione accumulata in questi giorni e dal fatto che già in passato sono stato oggetto di accuse preconcette, certo non in accordo con gli straordinari risultati ottenuti nella passata stagione».
Così Nino Caricato, ieri, al pranzo dell'Epifania che ha riavvicinato tutte le componenti della Meleam Afp Giovinazzo. Poi la commozione che ha preso il posto delle parole e l'abbraccio dei suoi ragazzi, che vogliono continuare a far gruppo intorno a lui.
Sabato sera c'erano stati i cori offensivi di qualche tifoso e l'abbandono della panchina, quando da giocare c'era ancora buona parte della ripresa. Poi la perplessità dei giocatori, la rabbia dei dirigenti ed il tifo organizzato che si divide.
Riparte da quell'abbraccio tra tecnico e squadra la Giovinazzo che ha in mente solo l'hockey su pista, cercando di ricompattare un ambiente molto caldo dopo le numerose sconfitte nella stagione regolare e la cessione di un pezzo pregiato come Dario Gimenez, anch'egli non risparmiato dalla contestazione della tifoseria.
La mediazione dei dirigenti afippini ha riportato la calma all'interno dello spogliatoio, anche in vista dell'impegnativa trasferta di Novara, in programma sabato sera, nuovo crocevia per capitan Angelo Depalma ed i suoi compagni.
I piemontesi vengono dalla sconfitta interna contro il Breganze e, nonostante una profonda crisi economica societaria che ha fiaccato il loro potenziale con partenze illustri, cercheranno di riprendere la loro marcia verso un obiettivo di grande prestigio come un piazzamento playoff.
Per raccontarvi di questo c'è tempo. Ora è il momento di lasciare lavorare la squadra, sperando che tornino anche i risultati dopo la grinta mostrata contro i campionissimi del Valdagno.
Gianluca Battista