Cerca in hockeypista.it


Archivio completo delle notizie

Nel “silenzio” è già un buon Amatori


Spalti vuoti e “curva Bianchetti” disertata per un tempo per protesta nel memorial dedicato al compianto dirigente. Con Tataranni tiene botta al Reus, che vince di misura nel finale.

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 01/10/2012 - 15:06

AMATORI SPORTING LODI - REUS DEPORTIVO 3-4
AMATORI SPORTING LODI: Losi, Motaran, Illuzzi, Festa, Tataranni; Pinto, Bresciani, Passolunghi; ne: Luppi, Gori. All.: Marzella
REUS DEPORTIVO: Trabal, Casanovas, Adroher, Marìn, Molet; Rubio, Salvat, Pamies, Ollè, Català. All.: Dominguez
Arbitro: Fermi G. e Fermi M. di Piacenza
Reti: pt: 2'59" Tataranni, 23'36" Adroher; st: 3'43" Molet su rigore; 11'05" Tataranni, 11'44" Pinto, 22'06" Adroher, 23'35" autorete di Illuzzi
Note: spettatori: 350 circa; falli di squadra: 5-9 (pt: 1-3)

LODI
Seppur incompleto è stato un buon Amatori, ma soprattutto è stata partita vera. La prima edizione del torneo intitolato alla memoria del compianto Severino Bianchetti se l'è aggiudicata il Reus Deportivo, la prima squadra del ranking europeo stilato dal Cerh in base ai risultati degli ultimi quattro anni. Il saliscendi di emozioni andato in scena al “PalaCastellotti” sta a indicare come il match sia stato combattuto. E nel giorno del ricordo del dirigente lodigiano, scomparso tragicamente undici anni fa di ritorno dalla trasferta di Castiglione della Pescaia, si è registrata la clamorosa protesta della curva che porta proprio il suo nome, entrata al “PalaCastellotti” solo nel secondo tempo in segno di protesta contro la società, rea di non aver coinvolto sufficientemente la famiglia Bianchetti (ma il fratello del compianto dirigente, Beppe, ha in realtà presenziato volentieri alla serata, premiando anche le squadre a fine partita, ndr), di aver fatto pagare il biglietto d'ingresso, di non gestire in maniera adeguata il parco giocatori e di attuare politiche sbagliate in sede di campagna abbonamenti. Ciò senza trascurare gli ampi vuoti nel resto dell’impianto, per una gara “snobbata” oltre ogni previsione dai lodigiani.
Davanti a pochi intimi e in un silenzio surreale è andata quindi in scena una partita tosta, anche se i giudizi sull'Amatori devono per forza essere rimandati a quando si saranno inseriti anche Velazquez e Platero, ovvero l’ipotetica linea difensiva titolare della formazione di Pino Marzella, in arrivo dall'Argentina. Intanto però in pista si è visto un Tataranni in ottima condizione (miglior giocatore del match), autore di due reti ma soprattutto tenace a tutta pista e sempre pericoloso. Ma se per intuire le caratteristiche dell'ex valdagnese non ci voleva uno scienziato, ha stupito invece in positivo Illuzzi, utilizzato da Marzella (che lo ha lanciato a Giovinazzo) come vero e proprio "centro": Illuzzi stato l'unico a rimanere in pista per tutti e cinquanta i minuti, il gioco è sempre passato dal suo bastone e in alcune fasi ha messo il fisico e il tiro dalla distanza per contrastare il tatticismo degli spagnoli. E poi si è visto finalmente all'opera Joao Pinto, non ancora al meglio per qualche noia muscolare, ma autore di un gol e di qualche buono spunto in fase offensiva. Da perfezionare invece la sua impostazione dietro la linea di metà pista, soprattutto nella fase difensiva uno contro uno. Infine nota di merito per Passolunghi, impiegato nel secondo tempo e autore di buone parate.
Nel complesso dunque i giallorossi hanno ben figurato sostanzialmente per due motivi: buona la fase d'attacco con scambi veloci e conclusioni a ripetizione verso Trabal, e ottimo anche il tentativo di limitare il raggio d'azione del Reus, costretto spesso e volentieri a cercare la soluzione da fuori. Non per niente le reti avversarie non sono mai scaturite dal fraseggio: sul primo gol di Adroher c'è la complicità di Losi (ieri capitano per la prima volta) per aver lasciato scoperto il suo palo, Molet ha segnato su rigore, poi una saettata di Adroher e sfortunata autorete di Illuzzi (sempre su azione invece le reti giallorosse). Da rivedere l'alleggerimento e la fase di impostazione, specie per i parecchi gli errori in appoggio che hanno concesso qualche ripartenza pericolosa, costati cari nel finale. Insomma c'è ancora da lavorare, il gruppo per forza di cose non è ancora amalgamato a dovere, ma l'arrivo dei "gauchos" lascia ben sperare.

Aldo Negri

Parole chiave: Serie A1, Lodi, Reus,
© hockeypista.it
Tutti i contenuti originali di hockeypista.it sono tutelati dalla licenza Creative Commons e sono utilizzabili e distribuibili liberamente alle condizioni esplicitate in questa pagina.
I contenuti di autori terzi sono tutelati dal rispettivo diritto d'autore e sono utilizzabili e distribuibili solo previa autorizzazione dell'autore stesso.