Marco Motaran lascia l’Amatori Lodi e si trasferisce in Svizzera, nel Roller Biasca. Vercellese, classe ’83, Motaran del Lodi fu il primo acquisto, nella ormai lontana estate del 2004. L’anno della promozione e dell’inizio di un sogno che a Lodi si sta facendo sempre più difficile. Fu Nino Caricato a volerlo nel “nuovo progetto” in compagnia di un altro manipolo di giovani di belle speranze. E Marco Motaran in giallorosso ha vissuto davvero di tutto: mille battaglie, tante sconfitte, una retrocessione, il palcoscenico dell’Eurolega, qualche soddisfazione e una ciliegina sulla torta chiamata Coppa Italia.
Ora, in questo torrido luglio del 2013, Motaran abbandona definitivamente l’Amatori, lasciandosi alle spalle la gratificazione più grande: il riconoscimento dei lodigiani.
Al suo addio infatti hanno fatto seguito numerosissimi attestati di stima, molti segnali d’affetto di un popolo che ha un rapporto viscerale e profondo con l’hockey e con i suoi protagonisti. Aver fatto breccia nei cuori dei giallorossi pur non segnando cinquanta gol a stagione è un primato che pochi possono condividere e che, forse, va al di la di ogni vittoria sportiva.
La decisione del difensore vercellese è stata repentina e maturata negli ultimi giorni. È stata talmente una sorpresa che la mamma di Marco si era abbonata con il numero 90 alla prossima stagione.
Il suo addio aggiunge un altro problema ad un roster corto e con poca qualità, un fattore che va condiviso con la totale assenza di giocatori comunitari sul mercato. Gli italiani a spasso sono pressochè esauriti, in Spagna il mercato si è chiuso a fine primavera, in Portogallo idem e comunque la qualità dei lusitani è scemata notevolmente. Resta il mercato argentino, che propone i soliti nomi e qualcuno di questi comunque di qualità.