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Molfetta: parla mister Michele Poli


Dopo l'ennesima vittoria esterna del Molfetta e in attesa di un'altra difficile trasferta a Thiene, abbiamo deciso di dare ampio risalto ad una figura che non entra nel tabellino marcatori ma che sta svolgendo un lavoro incredibile: il mister Michele Poli.

Scritto da - Pubblicato il 10/02/2006
Coach Poli rappresenta il timoniere di una nave che sta viaggiando con il vento in poppa e che si avvicina sempre di più all'isola felice dell'A/1.
Con grande disponibilità il mister ha risposto alle nostre domande:

D) Il campionato di vertice che sta compiendo il Molfetta sta sorprendendo molti: quale è la ricetta di questo exploit?
R) Sicuramente la gestione oculata delle risorse umane del gruppo. La squadra è composta da giocatori di spiccata personalità che non temono gli insuccessi e che possiedono la convinzione necessaria per giocare sempre cercando di ottenere la vittoria segnando un gol più dell’avversario.
Da parte mia c’è la forte voglia di dare ai ragazzi il propellente più potente che esista: l'entusiasmo.
Il gruppo ha capito che questa qualità viene acquisita con la consapevolezza nei propri mezzi ed è figlia del lavoro in pista, con il preparatore atletico e dei progressi che sono conseguenza di questo exploit.

D) Negli anni passati la squadra molto spesso si mostrava discontinua vanificando il buon lavoro casalingo con sconfitte esterne. Quest'anno la metamorfosi con ottime vittorie esterne (vedi Bassano). Quale è la chiave di volta?
R) Sicuramente è aumentata l’autostima. La convinzione nei propri mezzi è una componente fondamentale per riuscire ad esprimersi al meglio e con continuità.
A Bassano si è giocato senza nessun timore reverenziale, ci siamo allenati bene in settimana, con umiltà abbiamo preparato a tavolino la gara, pronti a digerire anche un’eventuale sconfitta.

D) Lei ha deifnitivamente lanciato gioielli made in Molfetta come Lezoche e Azzollini; quali sono le loro principali caratteristiche e dove possono ancora migliorare?
R) Attenti a quei due! Se avranno la possibilità di allenarsi con me con maggiore continuità, faranno scintille. Al momento la caratteristica che li sta esaltando maggiormente è il fiuto del gol; se consideriamo il tempo giocato e i gol realizzati, la media gol è invidiabile. Devono sicuramente migliorare l’aspetto difensivo e la fase del possesso palla. Comunque con loro due in alternativa al duo Spadavecchia - De Robertis la squadra riesce ad esprimere un gioco vario ed imprevedibile.

D) Il campionato sembra di buon livello e molto equilibrato sia in testa che in coda: quali sono gli avversari più temibili in vista dello sprint finale?
R) Sicuramente il Castiglione che tra l’altro ha gli scontri diretti contro Molfetta e Bassano da disputare in casa, lo stesso Bassano, la Fiorentina e ci butterei dentro anche Sarzana e/o Giovinazzo.

D) L'acquisto di Persia ha arricchito ancora di più una formazione già di per sè molto valida: quali sono i punti di forza di questi ragazzi? Incrociando le dita in prospettiva A/1 possono competere a buoni livelli?
R) Con Daniele Persia è stata equilibrata una squadra che era eccessivamente sbilanciata in avanti. Con lui riusciamo sempre ad attaccare con più giocatori ma soprattutto a sfruttare il campo in ampiezza e profondità difendendo più efficacemente.
Per la seconda risposta dovrete attendere il mese di maggio: non mi piace vendere la pelle dell’orso prima di averlo ammazzato.

D) Tra tre settimane c'è il derby di Giovinazzo: teme particolarmente questa trasferta?
R) Manca ancora molto; al Derbyssimo non ci penso, è più importante essere concentrati sulla gara di Thiene. Sicuramente dopo la gara contro il Matera incomencierò a pensarci. Spero di riuscire a mantenere tranquilla la squadra come all’andata. Come allora, i nostri avversari cercheranno di alimentare il nervosismo nell’ambiente con dichiarazioni del tipo "noi siamo la leggenda dell’hockey"; se non abboccheremo a tali provocazioni, saremo già a buon punto e potremo giocarcela sul campo, se dovessero giocare meglio di noi ben venga per loro.
Il nostro campionato non si giudica dal Derby, ma dall'intera stagione che finirà ad aprile. Molto dipenderà anche dal direttore di gara, a Giovinazzo sono in pochi quelli che non si lasciano condizionare. Da parte nostra non c'è timore verso il Giovinazzo, solo il giusto rispetto sportivo.

D) Quale è la vittoria di quest'anno che ricorda con più piacere e dove invece si poteva fare meglio?
R) Sicuramente ad oggi, la vittoria di Bassano del Grappa. La squadra si è esibita davanti i più grandi allenatori d’Europa.
Si è espressa bene in campo raccogliendo elogi da allenatori del calibro del Portoghese Dantas (ex C.T. della nazionale italiana), dello Spagnolo Figueroa (ex allenatore dei Galacticos del Barcellona, ora in forza al Liceo La Coruna) e non ultimo del C.T. azzurro Francesco Marchesini.
Comunque sono dell’avviso che la gara che ricorderò con più piacere deve ancora arrivare.
Invece potevamo fare meglio nelle gare casalinghe pareggiate rispettivamente contro Forte dei Marmi e Bassano.
Purtroppo non eravamo ancora abbastanza preparati fisicamente, comunque va bene così, quei risultati hanno dato la convinzione al gruppo che bisognava lavorare di più e con maggiore entusiasmo.

D) Società sana, passione e attaccamento per questo magnifico sport sono alla base di questa fuga solitaria?
R) Verissimo, questa squadra deve ringraziare il suo Presidente Nunzio Fiorentini, che con tanta passione e con l’aiuto dei dirigenti che si sono alternati in questi anni, ha portato in questa città tanti titoli italiani e l’attuale primo posto in un campionato nazionale di serie A

La ringraziamo e speriamo di rivederci tra qualche settimana per una festa quanto mai meritata e attesa da tanto, troppo tempo.

Adriano Nappi
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