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Modena: missione (e miracolo) compiuti


I gialloblù portano a termine con successo la più bella impresa sportiva di questa stagione. Con un organico ridotto all'osso la squadra di Massimo Baraldi ha conquistato la salvezza espugnando per 3-0 Castiglione. Tutti davano i modenesi come condannati alla retrocessione in serie A2 e invece l'Emilia Romagna mantiene un presidio in serie A1

Scritto da Redazione - Pubblicato il 22/04/2006
Piccola storia di sport che vale la pena di essere raccontata e ricordata.
Potremmo sintetizzare così la stagione del Modena che sabato ha conquistato una meritatissima salvezza respingendo l'assalto del Castiglione che puntava a salire nella massima categoria.
Eppure a settembre nessuno avrebbe scommesso un euro su questa squadra. Non soltanto hockeypista.it, ma altri e più autorevoli osservatori non avevano dubbi sul fatto che i gialloblù erano spacciati in partenza. Anzi, si parlava di rischio di retrocessione talmente anticipata da creare persino qualche imbarazzo.
Tutti ragionamenti basati su una semplice constatazione: all'allenatore Massimo Baraldi, causa ristrettezze economiche era stata affidata una squadra con gli uomini contati, due portieri e cinque esterni, e per di più senza nessun atleta di particolare rilievo, con alcuni giovani dell'area emiliana e due cileni di belle speranze e nulla più.
Quando il Modena fece una gran bella figura in coppa Italia si parlò di casualità, di avversari con problemi temporanei di organico, di fortuna.
Poi iniziò il campionato con la vittoria casalinga contro il Lodi. E allora giù elogi ai volenterosi ragazzi gialloblù, ma è un fuoco di paglia destinato a non durare perchè verranno i cali di forma, gli infortuni le squalifiche...
Invece non è andata così.
E' successo che un gruppo ridotto all'osso, integrato da un terzo cileno sconosciuto, ha lavorato duro nel silenzio e si è nutrito dei suoi stessi risultati. E' successo che un giovane allenatore, Massimo Baraldi, ha individuato i due punti di forza della sua squadra, il portiere e il collettivo, e ne ha fatto il cardine del proprio gioco: difesa arcigna e ben salda e contropiedi micidiali, talmente veloci e perfetti da mettere in difficoltà chiunque. E' successo che questo gruppo ha cominciato a crederci, la società anche, l'ambiente modenese da scettico è diventato fiducioso e addirittura orgoglioso.
Punto dopo punto il Modena si è mantenuto in posizione tranquilla e, quando a gennaio è arrivato l'inevitabile calo fisico, è scesa in zona play out senza mai rischiare davvero la retrocessione diretta.
L'epilogo ai play out contro Castiglione: 7-1 per salutare il pubblico di casa e 0-3 al Casamora per lasciarsi poi andare a festeggiamenti che nessuno avrebbe mai immaginato.
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