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Mazzata sul Prato: sei mesi di stop a Bernardini


Il tecnico del Prato è stato punito pesantemente per le frasi ingiuriose rivolte al signor Zonta di Bassano che ha diretto la partita dei toscani a Breganze, terminata in parità. Comminate multe per 1023 euro complessivi a 15 società per lo stesso motivo: l'allenatore non era in regola con il tesseramento.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 19/10/2005
Mano pesante del giudice sportivo contro gli allenatori, decisamente i più tartassati dalla prima tornata di sentenze.
In assenza di squalifiche a giocatori (eccezion fatta per la giornata di rito a chi ha preso un cartellino rosso) ad avere la peggio è stato l'allenatore del prato Enrico Bernardini, fermato per ben sei mesi. Pesantissima come la squalifica è la motivazione della sentenza che riportiamo per intero:
"In quanto, al termine della gara, proferiva frasi gravemente offensive nei confronti dell’Ufficiale di Gara e, continuava in tale atteggiamento anche rientrando negli spogliatoi, tampinandolo da vicino e dicendogli anche che avrebbe fatto in modo di non fargli più arbitrare partite della sua squadra. Poi, quando lo stesso Ufficiale di Gara gli comunicava che avrebbe menzionato l’accaduto nel referto, il Bernardini lo seguiva fin nello spogliatoio e, con fare minaccioso, gli intimava di fare attenzione a ciò che avrebbe scritto, persistendo con tali minacce anche dopo l’ennesimo invito a smetterla, impedendo con la forza che la porta venisse chiusa".

Bernardini non è l'unico allenatore finito sotto la scure del giudice sportivo. Assieme a lui ci sono gli allenatori di ben 15 società diverse che sono risultati non in regola con il tesseramento. In questo caso, però, a pagare non saranno gli allenatori (che sono però i soli responsabili del proprio tesseramento) ma le società per le quali operano che pagheranno cifre variabili tra i 41 e i 155 euro per ogni partita disputata con in panchina un allenatore irregolare.
Se da un punto di vista prettamente formale le multe del giudice sportivo non fanno una piega, è altrettanto vero che le società non sono messe in condizione di verificare la regolarità dei tesseramenti dei tecnici. Molti allenatori, pur avendo frequentato i corsi federali ed avendo diligentemente versato la quota di iscrizione annuale, non hanno mai ricevuto la tessera federale e questo a causa delle croniche carenze degli uffici Fihp preposti a questo.
L'auspicio è che con gli oltre 1000 euro raccolti in questa tornata di multe si trovi il modo di spedire la tessera federale almeno ai tecnici in regola con il tesseramento.
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