Marzella tra “mea culpa” e alibi: «Certe pressioni hanno inciso...»

FOLLONICA
Una sconfitta imprevista, inaspettata. Pino Marzella al termine del match prova a spiegarsi il “come mai” di un passo falso proprio all'inizio dei play off: «Intanto il Follonica ha fatto una bella partita - attacca il tecnico pugliese dell'Amatori -, ha preparato bene la gara e in pista si è comportato a dovere. Forse ci sono state troppe cose attorno che hanno influenzato un po' i miei: quello che è successo sabato scorso (il riferimento è al petardo esploso sopra lo spogliatoio giallorosso, ndr), ma anche la “visita” prima della partita dei tifosi locali che sono venuti a trovarci nel bar mentre facevamo merenda... Non vorrei che qualcosa abbia influito un po' nella psiche di qualcuno. Però non cerchiamo alibi, abbiamo sbagliato, quindi facciamo un bell'esame di coscienza e ci mettiamo a costruire la partita di sabato».
Un Amatori lontano parente della macchina perfetta ammirata spesso in questa stagione: «La pallina non andava - riflette Marzella -, rimaneva sul bastone di tutti e quindi eravamo troppo lenti e prevedibili. Però ci sta: meglio sicuramente il Follonica, abbiamo sbagliato tutti, dall'allenatore ai giocatori, ma siamo pronti a rifarci. Sapevamo che i nostri avversari ce l'avrebbero messa tutta, sembrava una finale di Coppa Campioni per loro: l'hanno vinta, complimenti e ora li aspettiamo a Lodi».
Ariel Romero dopo il match è ancora frastornato dalla forte botta al volto ricevuta nello scontro con Bracali. Voglia di parlare poca e morale sotto i tacchi dopo aver perso la parte inferiore degli incisivi ed essersi ritrovato con un canino scheggiato: «Il dolore è fortissimo - le parole dell'argentino -. Lo scontro con Bracali è stato un normalissimo blocco di gioco a metà pista, ma quando sono caduto a terra mi ha tirato il bastone in pieno volto. E il risultato è qui da vedere».
Il connazionale Platero prova a spiegare l'andamento della partita: «Siamo partiti anche bene, facendo girare velocemente il gioco. Poi abbiamo incominciato a portare troppo la pallina, rallentando la manovra e facendo il loro gioco. Ora abbiamo il ritorno in casa e ce la metteremo tutta per rifarci».

Aldo Negri