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Marzella: «I ragazzi non sono tranquilli»


L’Amatori ha fallito due obiettivi in quindici giorni in un avvio di stagione decisamente tribolato. Il tecnico difende la squadra ma ammette qualche problema.

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 30/10/2012 - 09:51

LODI
Smaltita solo in parte la delusione per il secondo obiettivo stagionale dell’Amatori svanito in soli quindici giorni, l'allenatore Pino Marzella analizza così la “due giorni” di Coppa Italia che ha visto i detentori del titolo abdicare nel quadrangolare di semifinale: «I ragazzi hanno messo in pista tutto quello che avevano e hanno fatto il possibile per vincere il girone - attacca Marzella -. Abbiamo sbagliato i primi minuti col Viareggio, ma credo che poi la squadra si sia ripresa e fino alla fine li abbiamo messi in difficoltà: se ci fossero stati ancora cinque minuti forse la gara sarebbe finita diversamente. È chiaro che quella sconfitta ha deciso il girone, poi ci abbiamo provato fino alla fine dell'ultima partita, dove abbiamo trovato un Oviedo mostruoso, ma non è bastato. C'è da lavorare ancora tanto su certi particolari però, ripeto, ai ragazzi non posso rimproverare niente, anzi li ringrazio per quello che hanno dato in pista».
Lo “special one” giallorosso difende quindi i suoi ragazzi nonostante il secondo flop stagionale. E cerca di farlo fino in fondo, provando a isolarli da tutti i problemi esterni che hanno dovuto affrontare in questi primi due mesi non certo facili per giocatori e allenatore. Dalle difficoltà logistiche e non solo dell'estate (case, materiale, argentini in ritardo e così via) a quelle economiche emerse più di recente (ammesse in parte anche dal presidente D'Attanasio qualche giorno fa), a tanti altri piccoli problemi di vario genere cui la società non riesce a mettere fine e che di certo non permettono alla squadra di lavorare serenamente.
Se tutto ciò possa aver influito sulla sconfitta di Viareggio, Marzella risponde così: «Io posso solo dire che in pista le cose vanno bene e col tempo andranno anche meglio, ma i ragazzi non sono tranquilli, è inutile negarlo e certe prestazioni dei singoli sono lo specchio di una certa situazione».
Tra le recriminazioni del tecnico pugliese c'è anche il fatto di avere giocato questa semifinale in terra “nemica”: «L'anno scorso insistetti tanto per portare la semifinale qui a Lodi, perché ero convinto che giocando in casa saremmo andati in finale - prosegue il tecnico -. Se un anno fa l'avessimo giocata a Valdagno forse in finale ci sarebbero andati i veneti. Basta dire questo. In Supercoppa c'erano un centinaio di tifosi lodigiani al seguito e la squadra fin dall'inizio ha giocato sicura e convinta, sabato a Viareggio c'erano solo tifosi toscani e penso che i ragazzi abbiano risentito un po' anche dell'ambiente, specialmente all'inizio. Il fattore campo in questi casi conta tanto, è normale, e il Viareggio con questa squadra in casa propria su gare di 20 minuti per tempo può ancora battere chiunque».
Nonostante i primi passi stagionali non siano stati felici, Marzella prova comunque a pensare positivo: «C'è il rammarico di avere perso subito due obiettivi importanti in questo modo. A Valdagno abbiamo perso a sette secondi dalla fine dopo aver disputato una grandissima gara in cui meritavamo di più e a Viareggio alla fine abbiamo perso 3-2 mettendoli in difficoltà sino alla fine, nonostante un approccio non felicissimo, dimostrando grande personalità - chiosa -. La squadra è nuova per tre quarti, stiamo crescendo e lo faremo ancora. Non molliamo e cerchiamo di guardare avanti con fiducia, perché siamo convinti di essere più forti dell'anno scorso e di poterci togliere delle soddisfazioni».

Stefano Blanchetti

Parole chiave: Serie A1, Lodi,
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