LUANDA
«Prima di noi ci sono Spagna, Argentina, Portogallo e dico anche Angola come nazionale organizzatrice». Massimo Mariotti non cambia mai, che piaccia o no: schietto e sincero, senza mezzi termini. La sua Nazionale cercherà di migliorare il quinto posto ottenuto con una squadra profondamente diversa nel 2011 a San Juan in Argentina. Quella fu l'ultima maglia azzurra dei Bertolucci, di suo fratello Enrico e di Orlandi, questa invece sarà quella di Motaran, Nicoletti, Illuzzi e degli oriundi Ambrosio, De Oro e Nicolas. «In un'eventuale griglia di favorite Spagna, Portogallo, Argentina e Angola sono leggermente davanti a noi - spiega Mariotti -. Ci metto anche l'Angola perché gioca in casa, e per questo Mondiale si sono mossi interessi incredibili: il governo ha investito circa 100 milioni di dollari, non so se mi spiego aggiunge -. Comunque le aspettative prima di una competizione sono sempre le stesse, ovvero puntare a fare il meglio possibile a seconda del materiale umano a disposizione. Ovviamente se la Spagna ha vinto finora quattro Mondiali di fila ci sarà un motivo. In Italia stiamo cercando di tornare competitivi dal basso. È chiaro che questo non succederà in due o tre anni, perché quando dico "dal basso" mi riferisco al lavoro sulle nazionali giovanili, ma siamo sulla buona strada. Già l'anno scorso all'Europeo ci siamo ben comportati arrivando terzi, presentando un'Italia competitiva».
Un'Italia che a distanza di un anno è rimasta praticamente la stessa, eccezion fatta per Angelo Depalma che è stato sostituito da Mattia Cocco. «Non c'è un goleador puro analizza Mariotti, tecnico del Viareggio oltre che degli azzurri -: i vari Bertolucci, Marzella o Amato tanto per fare degli esempi non ci sono. Però abbiamo dei buoni giocatori che attraverso le loro caratteristiche e lo spirito di gruppo cercheranno di disputare un grande Mondiale». Il possibile-probabile incrocio ai quarti di finale con l'Angola darebbe all'Italia una vetrina incredibile alla “Luanda Arena” di fronte a 13mila spettatori: «Io mi chiamo Massimo Mariotti e andrei di corsa a giocare partite del genere, ma non tutti reagiscono allo stesso modo. Nel caso in cui si verificasse questa ipotesi bisognerà lavorare anche a livello psicologico: io con l'Italia ho vinto un Mondiale a La Coruña davanti a 11mila persone che ci lanciavano addosso di tutto, niente è impossibile. Ma staremo a vedere, perché dovremo cominciare a far bene nel nostro raggruppamento: tanti dicono che sarà facile, ma si dimenticano che il Mozambico agli scorsi Mondiali ha perso in semifinale 4-3 ai supplementari contro la Spagna».
A disposizione Mariotti avrà Domenico Illuzzi, futuro capitano dell'Amatori: «Ha disputato l'ultima stagione a Lodi prevalentemente in posizione arretrata, nonostante lui nasca attaccante. Cercherò di sfruttarlo proprio per quanto visto nello scorso campionato: è un giocatore che ha caratteristiche importanti ma che spesso si perde in un bicchier d'acqua. Deve migliorare sotto il profilo della costanza e nella fiducia nei propri mezzi».
Aldo Negri