“Il Faraone? Sono sempre io. Cosa c’entra El Shaarawi? Quello è un giovinciello con la cresta, i faraoni veri erano pelati, esattamente come me!».
Nonostante la bruciante sconfitta del Viareggio, Massimo Mariotti nel dopopartita conserva un po’ della sua ironia precisando di voler tutelare uno dei soprannomi che lo hanno reso famoso. Poi aggiunge: «Io ho assistito alla partita da allenatore del Viareggio e quindi parlo dal mio punto di vista. Dopo l’1-0 le più grandi occasioni da gol le abbiamo avute noi, ma l’Amatori in maniera po’ rocambolesca si è portato addirittura sul 3-0. I giallorossi sono stati in difficoltà contro una squadra disposta a zona e con gli uomini contati: a un certo punto noi abbiamo giocato un po’ come si faceva negli anni 80. Alla fine il pari sarebbe stato forse giusto, ma nell’ultimo secondo è arrivata la deviazione di Platero: questo è anche il bello dell’hockey. Il Lodi? Non giudico il lavoro di un allenatore che conosce l’hockey da prima di me. L’Amatori e il Bassano possono essere l’alternativa al Valdagno: quest’estate la società lodigiana ha rivoluzionato la squadra seguendo le indicazioni di Marzella e ora stanno lavorando per ingranare. Questa sera la pista ha emesso un verdetto: i giallorossi ci hanno battuto con merito… si fa per dire», chiude sorridendo Mariotti.
«È un risultato ingiusto - sentenzia Mirko Bertolucci -. Nel primo tempo abbiamo creato molte occasioni, ma il Lodi è riuscito a portarsi sul 3-0. Poi abbiamo giocato una grande ripresa rimettendo in discussione il risultato sul quale pesano anche delle decisioni arbitrali un po’ dubbie. Il Lodi? L’ho visto male. Noi eravamo solo in quattro con in pista due over 40 eppure a livello atletico abbiamo lottato ad armi pari fino alla fine».