VIAREGGIO
La Nazionale senior di hockey su pista, dopo il primo collegiale svolto a Grossseto, si radunerà lunedì a Viareggio per proseguire la preparazione in vista dei campionati europei di categoria che si svolgeranno a Paredes in Portogallo dal 9 a al 15 settembre.
I dodici azzurri selezionati dal ct Massimo Mariotti (fra questi ci sono Leonardo Barozzi e Davide Motaran del Cgc, Alessandro Verona del Forte dei Marmi) effettueranno, al palaBarsacchi, questa seconda parte della preparazione dopo quindici giorni davvero "pesanti": «E' stata una preparazione molto intensa - commenta il ct Mariotti- certamente più dura anche per il caldo che non ci ha dato tregua. L'età media di venticinque anni dei convocati, rispetto a quella superiore degli azzurri radunati per i mondiali dello scorso anno a San Juan, ci ha agevolato i compiti, ma comunque i carichi di lavoro assunti sono stati davvero pesanti anche perchè ci siamo allenati per tre volte al giorno. Ora dopo due giorni di riposo ci ritroveremmo a Viareggio per lavorare sopratutto sulla velocità, sperando sperando anche nel calo delle temperatura».
In questi giorni a Viareggio si è tornato a parlare, se ancora ce ne fosse bisogno, sul futuro di Mariotti sulla panchina del Cgc: «Non so chi e con quali intenzioni si metta ancora in giro certe voci. La mia posizione è chiara dato che con il Presidente Alessandro Palagi ci siamo già incontrati a metà luglio e abbiamo discusso e chiarito certi aspetti del contratto che mi lega alla società e sulla prossima programmazione dell'attività agonistica. Il presidente conosce bene le mie idee e io le sue. Manca la firma ma una cosa deve essere certa e chiara: io sono l'allenatore del Centro che si augura anche che Nicola (il capitano del Cgc che sembra abbia manifestato intenzioni di abbandonare l'attività agonistica) rifletta bene sulla sua posizione di atleta. In questi due anni il capitano si è rivelato una persona molto intelligente, un bravissimo giocatore che ha svolto un ruolo importante all'interno della squadra. Mi auguro veramente che sia ancora dei nostri».
Angelo Cupisti