Come un oro olimpico di Michael Phelps, la Roma con Francesco Totti, o una vittoria di Tony Cairoli. Ci sono quelle cose eccezionali che sembrano scontate fino al momento in cui realizzi che ci sia la possibilità di non vederle più. Ma che lo si voglia o meno, quel momento arriverà. Ecco che anche a Lodi fra qualche mese sembrerà un normale sabato sera prima di una normale partita, con i consueti riti e le solite scaramanzie: e invece sarà per forza diverso. Chi ha visto in pista Alberto Losi sabato sera sicuramente un pensierino come questo l'avrà fatto. La serata di beneficenza in favore di Christian Giagnoni ha permesso al pubblico lodigiano di vedere forse per l'ultima volta in pista al “PalaCastellotti” il portiere lodigiano per eccellenza, l'unico in grado di vincere per ben tre volte negli ultimi quattro anni il titolo di miglior portiere del campionato di Serie A1 e di arrivare a soli 9' dal record d'imbattibilità assoluto italiano (detenuto ancora da Federico Stagi). L'estremo difensore classe 1986 ha infatti da poco annunciato che non farà parte del prossimo Amatori: l'imminente conseguimento della laurea specialistica lo porterà in Cina e la prospettiva di trovare un posto di lavoro al momento viene, e deve venire, prima di qualsiasi altra cosa.
UN SALUTO DA BRIVIDI
«Sarà sicuramente molto strano - confessa Losi -: gioco in questo palazzetto con la maglia dell'Amatori da quando ho 5 anni, adesso ne ho 27 e praticamente qui ho passato buona parte della mia vita. Ho deciso di fare questa scelta a mente fredda perché il coinvolgimento era davvero troppo grande, ma penso che adesso come adesso sia la scelta giusta».
Nel momento in cui “l'orgoglio di Lodi” ha reso pubblica la sua scelta, il popolo lodigiano dell'hockey gli ha manifestato tutto il suo affetto: di persona, su internet e anche sabato con un'ovazione al momento del suo ingresso in pista: «Mi ha fatto davvero tantissimo piacere. Ho cercato sempre di dare il massimo per questa maglia e il calore che ho sentito in questi giorni è stato davvero grande. Non posso che ringraziare tutto il pubblico di Lodi per queste manifestazioni d'affetto».
«NON VI DIMENTICHERO'»
Sabato scorso, l'ultima volta in pista: «Il problema non è stato tanto sabato sera, perché in fin dei conti è stata una bellissima serata ricca di emozioni, tutta dedicata alla nobile causa della raccolta fondi per Christian Giagnoni. Tempo per emozionarsi forse ce n'è stato poco: il vero problema sarà quando realizzerò davvero che ci sarà la partita e io non sarò in pista. Lì sarà davvero dura».
Decine e decine di compagni di gioco, allenatori, avversari, le vittorie, i Mondiali e la Nazionale: «Tutti ricordi stupendi che sicuramente terrò stretti - chiude Alberto Losi -, perché hanno fatto parte di un percorso impossibile da dimenticare. Il momento più bello di tutti? Se dicessi la vittoria della Coppa Italia sarei banale, perché di momenti stupendi in questi anni ce ne sono stati a centinaia, magari anche i più semplici durante un allenamento o durante una partita. Ma soprattutto non dimenticherò le persone».
Questo è Alberto Losi.