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Lodi si affida ad Andrea Perin per restare in serie A1


È Andrea Perin l’allenatore che dovrà cercare di portare il Lodi alla salvezza, con una squadra che è capace di mettere in grande difficoltà Follonica e Bassano, ma che occupa l’ultimo posto in classifica.

Scritto da Amatori Lodi - Pubblicato il 08/02/2006
LODI - È Andrea Perin l’uomo che la società giallorossa ha deciso di mettere sulla panchina al posto di Roberto Citterio, nel tentativo di guadagnare una salvezza che si fa sempre più difficile, nonostante la splendida prova di martedì scorso contro il Bassano, nella quale l’Amatori ha giocato un ottimo hockey, ma ha pagato una disattenzione difensiva (gol da dietro porta di Videla) e una sfortunatissima deviazione involontaria di Bresciani, che ha infilato un ottimo Losi con un tocco involontario su tiro di Panizza. Ora per i giallorossi ci sono tre scontri durissimi (a Prato, in casa col Viareggio e a Vercelli) prima degli scontri diretti e sarà proprio allora che i giallorossi dovranno cercare disperatamente di rimanere attaccati alla serie A1.
Ma vediamo quali sono le prime impressioni del nuovo tecnico lodigiano, che già in passato ha militato a Lodi, nel 1992-’93 sponda Hockey Club, con una squadra allenata dal grande Mario Rubio e nella quale militavano Ricky Baffelli e l’attuale D.S. Davide Ceccoli.
Allora, Andrea, quali sono le tue prime impressioni dopo sul tuo ritorno a Lodi?
È sicuramente un piacere fare parte di un ambiente come questo, qui c’è un clima emozionante, una piazza come non esistono quasi più in Italia e dobbiamo assolutamente provare a centrare la salvezza, sarebbe un dispiacere immenso non riuscirci, perché qui è davvero un ambiente speciale e dei tifosi unici e favolosi.
E Andrea Perin alla piazza di Lodi cosa può dare?
Cercherò di dare tutto ciò che posso e che è nelle mie possibilità, anche se non sarà facile, non tanto per la qualità della squadra, ma per il calendario, difficilissimo e pesante, soprattutto per la nostra posizione in classifica; oltretutto la gara con il Bassano la considero come un punto perso, perché se avessimo pareggiato nessuno avrebbe gridato allo scandalo, lo meritavamo e dobbiamo necessariamente continuare su questa strada.
Ma quali accorgimenti porterai alla squadra?
Dobbiamo fare più possesso palla e mostrare più maturità dentro la pista, dobbiamo riuscire a giocare con le nostre dirette avversarie come facciamo contro le “grandi“ e questo è un discorso quasi esclusivamente di testa, ma dobbiamo anche avere un modo diverso di stare in pista; sono soddisfatto per quanto visto contro il Bassano, poi sarò io che dovrò trovare le mosse giuste, ma per fortuna gli scontri diretti sono tra qualche giornata, abbiamo poco tempo per lavorare, ma mettendoci il giusto impegno possiamo ottenere dei risultati positivi, soprattutto a livello tattico.
Hai trovato tante differenze in questi anni di lontananza da Lodi?
Beh, era davvero un hockey diverso, noi avevamo una buona squadra, con Rubio, Baffelli, Nestor Paez, Paghi e Ceccoli, ora probabilmente una squadra così giocherebbe nelle parti alte della classifica, mentre noi ci siamo solamente salvati, però è stata una bella esperienza ed esser tornato qui mi fa davvero piacere.
Le idee di Andrea Perin sono estremamente chiare: ora tocca a lui l’impresa disperata di far restare Lodi e il suo favoloso pubblico in serie A1.
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