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Le lacrime di felicità del “re di coppe”


Valerio Antezza si gode il primo trofeo tricolore e il premio come miglior giocatore: «Io mai così forte? Non so, di certo questo Amatori mi diverte».

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 25/11/2011 - 09:33

LODI
Da “principe del gol” a “re di coppe”. Le lacrime di Valerio Antezza al termine della finale col Bassano, che ha consegnato all'Amatori la sua seconda Coppa Italia, sono uno dei fotogrammi più emozionanti della notte magica di martedì. Il bomber di Matera, grande protagonista della cavalcata giallorossa con 19 reti in otto partite (6 solo nella doppia finale), ha ricevuto un altro trofeo, quello per il miglior giocatore della finale. E soprattutto ha coronato il suo lungo inseguimento a quel trofeo che troppe volte in passato si era visto svanire sotto il naso. Stavolta ce l'ha fatta e a quarantott'ore dal trionfo non nasconde tutta la sua gioia per questo primo, grande successo in giallorosso: «Se per Lodi questo trofeo vale tantissimo, per me vale anche di più - confessa Antezza -. A fine partita ho pianto perché questa Coppa Italia la inseguivo dal 1999: a Salerno non giocai la finale, a Prato ero squalificato e l'anno scorso a Valdagno l'ho persa al “golden gol”. La inseguivo da troppi anni e vincerla qui a Lodi ha un sapore tutto speciale. Speriamo che sia solo il primo di una lunga serie di successi. Dedico questa coppa a tutta la Lodi hockeistica, alla società, alla mia famiglia e a Paola, la mia ragazza, ma soprattutto a noi, squadra e allenatore, che da settembre abbiamo lavorato tanto per arrivare dove siamo ora».
Dopo una notte come quella di martedì i ringraziamenti si sprecano e il "re di coppe" ne ha per tutti: «In passato il pubblico di Lodi mi ha beccato spesso, diciamo che non avevamo un grandissimo rapporto - sorride Antezza -. Dal primo giorno in cui sono arrivato qui però mi hanno sempre acclamato, fin dalla prima amichevole: questo ha facilitato tanto il mio inserimento in un ambiente nuovo e, in questo momento della mia carriera, mi ha fatto un enorme piacere: questa coppa è anche per loro. Devo dire grazie poi a tutti i compagni: prima che atleti straordinari sono tutti ragazzi fantastici in pista e fuori. Una Coppa Italia per molti può essere un piccolo passo, ma per tutti noi è un passo grandissimo».
Antezza tesse poi le lodi di Marzella: «Lavorarci fianco a fianco tutti i giorni è meraviglioso: con lui c'è grande feeling, è la nostra arma in più. E infine vorrei ringraziare tutta la società per la stima e fiducia che ha avuto nei miei confronti: si meritavano questa vittoria e sono felice di avergliela regalata».
In molti vedendolo giocare così, segnare con continuità (sono già 21 gol in stagione), far segnare i compagni (vedi i quattro assist contro il Vic in Eurolega) e dirigere con classe la squadra ritengono che quello di Lodi sia il miglior Antezza visto in carriera: «È sempre difficile fare paragoni tra una stagione e l'altra, quello che posso dire è che mi diverto a giocare in questa squadra e questo è molto importante. Con i compagni e l'allenatore c'è un'intesa naturale e io mi sento a mio agio: in altre situazioni non era stato così. Più gioco in questa squadra e più mi sento felice».
Da un'emozione all'altra, visto che sabato Antezza tornerà a Matera per sfidare, per la prima volta, la squadra della sua città: «Non sarà una gara come tutte altre, questo è sicuro - conferma il 32enne attaccante giallorosso -. Sono andato via da casa quando avevo 14 anni e non ho più giocato a Matera da allora; tornarci sarà emozionante e anche un po' strano. Per noi poi sarà una gara difficilissima perché, dopo il Vic e la finale di martedì che ci hanno tolto tante energie mentali e fisiche, è normale che arriveremo un po' scarichi. Ma faremo comunque di tutto per vincere ancora: anche perché le vittorie aiutano, e noi adesso abbiamo vinto, ma la stagione è appena iniziata e non vogliamo certo fermarci qui».

Stefano Blanchetti

Parole chiave: Amatori Lodi, Coppa Italia, Finale, Valerio Antezza, Intervista,
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