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La versione dei fatti di Paolo De Rinaldis


Scritto da Redazione - Pubblicato il 09/04/2010
Dopo Cupisti e Bicicchi, anche Paolo De Rinaldi dà la propria versione di quanto accaduto nei giorni della coppa Latina a Coutras. Come sempre, pubblichiamo integralmente il comunicato inviato alla redazione.

Ho seguito i vari interventi a margine della questione ben nota e, visto che il mio nome e' circolato nei vari comunicati, mi pare giusto far conoscere a chi legge, anche la mia versione.
Non posso che confermarti che non vi è stata nessuna intimidazione nè tantomeno veti o censure, perlomeno verso la mia persona, nè prima del nostro contatto, nè, tantomeno dopo.
Ti ho offerto la mia disponibilità a relazionarti delle gare e l'ho fatto appena mi pareva di aver colto la tua improvvisa necessità e premura di informare gli amici utenti di HP.
Di tutto questo dimentichi una cosa importante: come giustamente dici, io non ero nei convocati; infatti ero lì in veste di genitore e come tale, se ho pensato di relazionarmi con te, l’ho fatto solo ed unicamente per un riguardo verso te e i visitatori del tuo sito.
Ma evidentemente ho sbagliato.
Ho sbagliato perchè,a mezzanotte circa, almeno due ore dopo la fine della gara vs la Francia, ti ho fornito, a tua richiesta con sms e mentre tentavo di dormire, i numeri di due atleti della Nazionale senza nemmeno chiederti perchè. Ho sbagliato perchè il giorno dopo, ripensando a quanto sopra, ti ho dato la mia disponibilità a raccontarti le gare. Ho sbagliato perchè,quando mi hai telefonato (ed è vero, stavo parlando proprio in quel momento della gara appena conclusa con Alessandro Cupisti), prima ti sei fatto raccontare tutta la partita per filo e per segno e solamente dopo mi hai raccontato molte cose che, francamente, nè dovevano, nè potevano interessarmi. Ed è lì che io ti ho detto di utilizzare solamente le mie informazioni ESCLUSIVAMENTE per parlare della fase agonistica. Testuale: ”pubblica solo il tabellino e le situazioni accadute”; di tutto il resto (boicottaggio, telefonate agli atleti, sms di andata e ritorno, veti e divieti, la gentile dottoressa di Correggio alla quale sono tre giorni che nessuno rivolge la parola appunto perchè è di Correggio (parole tue), la Nazionale senza accompagnatori ecc. ecc. ,a me francamente non mi doveva nè poteva interessare.
Solamente ho trovato curioso, dopo tutto quello che era accaduto, dove eri coinvolto in prima persona che tu, dopo esserti fatto relazionare da me sulla gara, ti mettevi a raccontarmi queste situazioni; che, appunto perchè genitore, non mi riguardavano. E infatti, tu hai risposto, testuale: ”ok pubblico solo il resoconto di gara"
E infatti...
Il concetto sul quali basi tutto la tua polemica, correggimi se sbaglio, parte dal fatto che, secondo te, qualcuno ha deliberatamente boicottato l'informazione nei tuoi confronti. E quindi devo dedurne che il tuo desiderio primario era quello di informare tempestivamente e correttamente gli utenti di HP su tutto cio'' CHE DI AGONISTICO stava avvenendo in Francia. Non avevi altri intendimenti per ciò che mi riguarda.
Ed è per questo che io mi sono messo a tua disposizione.
E nel raccontare gli eventi, dal tuo punto di vista ovviamente, sembri essere preciso, come orari e come accadimenti. Dimentichi però, una cosa molto molto importante che il giorno della gara vs il Portogallo, ultima della serie (e quindi il giorno dopo il ns contatto telefonico dove ti avrei detto cio’ che affermi), appena finita tale partita, come del resto ho fatto anche il giorno precedente, ti ho mandato un sms dove ti comunicavo il risultato e i marcatori dell’italia (in questo caso 1 marcatore Illuzzi); e mentre il giorno prima appena ti è arrivato il mio sms è partita la tua chiamata verso di me, il giorno dopo il mio telefono è rimasto muto; anzi, nemmeno muto: hai risposto con un'altro sms, stranamente stringato (vista la tua nota propensione al dialogo); diceva solo: "GRAZIE".
Forse che il clima di terrore aveva nel frattempo contagiato anche te?
Penso che tu, anche in questo caso, come negli altri, possa fornirmi l’ora esatta del mio sms verso di te.
Io ti agevolo: era il pomeriggio di Domenica 4 Aprile, Santa Pasqua...
Ecco questa e’ la mia versione;mica il Vangelo, ovvio; ma è la mia versione...
Ma quando tu affermi che sai distinguere bene i tuoi ruoli, cioè dirigente di club, e responsabile di Hockeypista.it, mi fai un torto grandissimo pensando che io non sappia fare altrettanto; quindi tecnico Federale Fihp alla bisogna, ma genitore quando sono genitore; o che forse non mi vuoi riconoscere almeno le tue stesse capacità di saper dividere i ruoli? Se così fosse,hai ragione... Ma non contarci troppo,sai... Faccio l’orologiaio di mestiere, sono abbastanza preciso...
Un Saluto e un augurio di buon proseguimento.

Paolo De Rinaldis


Solo due precisazioni su quanto riportato da De Rinaldis. Rispetto alla telefonata avuta con lui sabato pomeriggio, le informazioni avute e seguite dalla richiesta di non pubblicarle non erano solo di carattere extraagonistico. C'era anche una compiuta e preziosa disamina tecnica sull'andamento della gara (da 0-4 a 4-6), sulle tattiche adottate, sui cambi effettuati. Su precisa richiesta di De Rinaldis, non ve n'è traccia nell'articolo di hp.it. E' per questo che, il giorno dopo, di fronte all'SMS (ore 16.33) con risultato e marcatore azzurro, mi sono limitato ad un (ancora oggi sincero e sentito) grazie: c'era tutto cià che avrei potuto sapere.

Al termine di una settimana di polemiche, rileggendo le tante prese di posizione arrivate (mai così tante a riguardo di un singolo argomento) si può concludere che:
1. non c'è stato alcun tipo di censura ai danni di hockeypista.it, ma solo l'incapacità di questa redazione di organizzarsi e di fare telefonate "alla luce del sole" (anche quando si gioca di sera).
2. le informazioni che servivano alla Redazione per raccontare la coppa Latina erano disponibili (bastava chiamare il medico), ma hockeypista.it ha fatto apposta ad ignorarle per poter montare un caso e mettere zizzania all'interno della nazionale under 23.
3. il fatto che della nazionale under 23 si sia parlato pochissimo (sul sito Fihp, alle 9.42 di venerdì 9 aprile non c'è ancora una sola riga sugli azzurri) è cosa che non frega a nessun esponente di Fihp.

Marcello Bulgarelli
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