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La Spagna sbaglia meno, l'Italia è fuori dalla finale


Gli azzurri sprecano tre liberi diretti, non approfittano di sei minuti di superiorità numerica, sbagliano occasioni incredibili davanti al portiere spagnolo, ma restano in partita fino alla fine e portano la Spagna ai supplementari. Il golden gol di Presas a 84" dai rigori spezza il sogno di una finale alla portata.

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Scritto da Redazione - Pubblicato il 10/10/2014 - 21:38 - Ultima modifica 20/10/2014 - 09:34

Davide Gavioli (Italia)

Foto Marzia Cattini

Lo sport non lascia quasi mai spazio ad eccezioni: chi sbaglia, paga. L'Italia U20 di questa sera ha sbagliato tantissimo (sia in attacco che in difesa) e ha pagato un prezzo altissimo: fuori da una finale europea ampiamente alla portata e, per quello che vale, fine del sogno del triplete. Resta l'obiettivo di una medaglia contro la perdente di Portogallo-Francia.
E' stata una semifinale stranissima quella giocata tra Spagna e Italia, costellata da errori, a volte madornali, sia da una parte che dall'altra. La Spagna ne ha commesso qualcuno di meno e ora giocherà per l'oro. Ma per farcela agli azzurri sarebbe davvero mancato poco di più: un "poco" che è nelle corde di questa nazionale e questo accresce ulteriormente il rammarico per una finale letteralmente gettata alle ortiche.
Quando in una semifinale europea sbagli tre tiri diretti e in 6' di superiorità numerica non riesci a segnare nemmeno un gol; quando in difesa regali palline sbagliando fondamentali come lo stop o il passaggio (senza la pressione avversaria) non sei nel campo degli "errori", ma in quello, molto più difficile da gestire, dell'emotività. Che ha tradito gli azzurri, almeno per un tempo e mezzo.
Se dall'altra parte ci fosse stata una squadra spietata, avremmo raccattato i cocci di questa nazionale. Invece anche la Spagna ha sofferto il match. Ha sbagliato un rigore e un tiro diretto, non ha segnato in superiorità numerica, ha dominato i primi 10' del secondo tempo senza chiudere la partita. E quando l'Italia è riemersa dall'oblio, ha seriamente rischiato di perdere.
Nei supplementari l'Italia ha difeso alla perfezione; con 9 falli di squadra con cui fare i conti, gli azzurri non hanno nemmeno mai rischiato, costringendo la Spagna ad arrivare sistematicamente ai 45". Sempre. Tranne sull'ultima azione quando un blocco ha liberato Presas dal vertice dell'area e il suo tiro sul primo palo si è infilato al sette, spezzando il sogno azzurro.
Prima, come detto, era accaduto di tutto. Dopo 2' c'è il primo blu ai danni della Spagna; Banini va dai 7.40 metri e decide di scartare il portiere, fallendo; nei 2' con l'uomo in più non riusciamo a segnare. Lo stesso Banini si fa cacciare al 6', ma Presas sbaglia la punizione e Carballeira il rigore assegnato (generosamente)  per una presunta irregolarità di Pertegato (che merita una parentesi per come ha retto il colpo di una difesa molto allegra portando la squadra fino al supplementare). Mentre l'Italia difende con l'uomo in meno, un secondo spagnolo si guadagna un blu. Questa volta è Cocco a sbagliare da dischetto e ancora una volta la squadra non riesce ad essere pericolosa in superiorità numerica. A far capire a tutti che non è serata arriva il gol di Burgaya: gli arbitri alzano le mani perchè la Spagna è al limite dei 45", Burgaya forza il tiro che finirebbe ampiamente a lato se non incocciasse sulla stecca di Gavioli, trasformandosi in un pallonetto imprendibile per Pertegato.
Nella ripresa, l'Italia inizia malissimo. Lo testimonia il time out chiamato da Colamaria dopo nemmeno 3', inutile a rianimare una squadra che sembra già morta. Per 10' abbondanti la Spagna domina l'incontro ed è assoluta padrona della pista. Le occasioni per gli iberici si sprecano, ma Pertegato è in vena di miracoli (e gli spagnoli in vena di regali) e la Spagna non chiude la partita. Un palo di Cocco dà la sveglia agli azzurri che riequilibrano l'incontro, pur non riuscendo a segnare. Al 15' c'è l'occasione giusta per pareggiare: cartellino blu a Presas, ma Cocco sbaglia ancora il tiro diretto e, per la terza volta, la superiorità svanisce senza gol. Si arriva così ad un finale drammatico con entrambe le squadre a 9 falli; il più scaltro è capitan Alessandro Verona che, all'ultimo minuto di gara, induce l'avversario al decimo fallo e dal dischetto dei 7.40 concentra tutta la rabbia su una pallina violenta e imprendibile per il portiere.
Il supplementare ve lo abbiamo già raccontato. Domani ci tocca la finalina, con tanto rammarico ma anche con la necessità di conquistare un bronzo che darebbe un senso a questa sfortunata spedizione azzurra.

ITALIA-SPAGNA 1-2 (primo tempo: 0-1, tempi regolamentari: 1-1)
MARCATORI: 14.44 Burgaya. Nella ripresa: 19.18 Verona. Nel secondo tempo supplementare: 3.46 Presas.
ITALIA: M.Verona, Greco, Gavioli, Buralli, Banini, Compagno, Cocco, Scuccato, A.Verona, Pertegato. All. Colamaria.
SPAGNA: Roca, Aragones, Alabart, Asensi, Carballeira, Burgaya, Presas, Casas, Font, Serra. All Perez.
ARBITRI: Pinto (Por) e Rainha (Por).
Espulsi per 2': 1.59 Burgaya, 6.09 Banini, 7.55 Carballeira. Nella ripresa: 15.07 Presas.

RISULTATI E CLASSIFICHE DEI CAMPIONATI EUROPEI UNDER 20
Gruppo A - Gruppo B - Fase finale

Parole chiave: Nazionale, Nazionale U20, Europeo U20, Italia, Spagna,
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