L'Alitech Sarzana è stata premiata dal Sindaco Caleo al termine di una breve cerimonia. Per primo ha preso la parola il presidente Corona. Visibilmente commosso, da non riuscire a tirar fuori le parole, ha esordito dicendo che il merito va in primis alla storia precedente a quella attuale dell' Hockey Sarzana, che risale al 1946 quando si inizia a giocare in piazza della Stazione dove la pista veniva montata e smontata ogni volta. Poi nel '70 Giuliano Tori si costruisce addirittura una pista nella sua proprietà e Don Carlo Ricciardi mette a disposizione la pista di via Paganino. Sono gli anni d'oro degli scontri tra APS e PRO SARZANA . Corona fa autocritica: si costruì dalla testa invece che dalle fondamenta, si spese sconsideratamente, facendo la corsa ad acquistare e a Sarzana si dovette dare ben presto l'addio all' Hockey. Con la rinascita di un'unica società nel '93, non si sono fatti gli stessi errori. Siamo partiti dal settore giovanile, facendo piccoli passi. Poi l'utilizzo dell'attuale pista del Vecchio Mercato ha fatto sì che ci fosse un lavoro tecnico più costante e sono cominciati i risultati. Da Cuppari in poi ogni anno abbiamo avuto giocatori che hanno vestito la maglia azzurra. Per quanto riguarda la prima squadra, il primo salto fu un ripescaggio in A2, tra l'altro inaspettato, ma comunque accettato per fare un'esperienza nuova. La società era impreparata e fu subito retrocessione. Poi la vera promozione in A2, qualche anno di rodaggio e finalmente la promozione tanto sognata e meritatamente conquistata in A1. Questo grazie alla squadra, ma una grande squadra ha dietro un grande staff: Luciano Toffi, segretario storico, indispensabile e con cui Corona, Enrico Burrini, Andrea Palagi, il Direttore Sportivo Gianni Soprano, il medico sociale Andrea Borsi, Bernardo Vincenti (uno degli storici fondatori della rinata società), Isabella Lombardi, infaticabile responsabile del settore giovanile, il team manager Colombani e poi Rocchi, Devoto, Baruzzo, il vice-segretario e lo sponsor Alioto. E poi tutti coloro che nell'ombra hanno lavorato per la società. Poi è stata presentata la rosa e lo staff tecnico, ricordiamo ancora una volta i loro nomi che sono passati alla storia: i portieri Enrico Gianassi, Andrea Palagi, Simone Corona, gli esterni Adrian Ramirez, Luca Sterpini, Francesco De Rinaldis, Davide Borsi, Alessandro Rossi, il capitano Gionata Vecoli, Edoardo Di Donato, Alessio Cuppari, Simone Fioravanti, Matteo De Rinaldis. Gli allenatori Paolo De Rinaldis e Graziano Bellotto, il preparatore atletico Luigi Lazzerini, il preparatore dei portieri Raffaele Zemmi, il meccanico Riccardo Cenderello. Ha preso poi la parola il Sindaco Caleo rilevando subito il grande consenso e l'attenzione che l' Hockey Sarzana ha ricevuto dalla città, dichiarandosi piacevolmente sorpreso della presenza al palazzetto di tante famiglie. Ha poi fatto una riflessione sulla positività del fatto che nella rosa, oltre agli esterni, ci siano numerosi giocatori indigeni, la valorizzazione del vivaio indica la bontà della politica della società rossonera. Far crescere il vivaio, puntare sui propri giovani è la vera carta vincente. Il sindaco ha poi consegnato nelle mani del segretario Toffi un atarga di riconoscimento per la storica impresa che ha dato lustro anche alla città di Sarzana.
Teresa Mallamo
© hockeypista.it
Tutti i contenuti originali di hockeypista.it sono tutelati dalla licenza Creative Commons e sono utilizzabili e
distribuibili liberamente alle condizioni esplicitate in
questa pagina.
I contenuti di autori terzi sono tutelati dal rispettivo diritto d'autore e sono utilizzabili e distribuibili solo
previa autorizzazione dell'autore stesso.