SAINT OMER
Italia, Portogallo, Spagna e ora Francia. Sono le tappe del percorso di un giocatore curioso, di grande talento, sempre alla ricerca di nuove esperienze e avventure affascinanti. Tanto che sabato sera l’Amatori lo incontrerà da avversario sulla pista francese di una cittadina di 15mila abitanti al confine con il Belgio. È la storia di Francesco Dolce, 39 anni e una vita passata sui pattini: cominciando dalla scuola viareggina di Creso Bacherotti (la stessa che ha sfornato campioni del calibro di Alessandro Cupisti, Mauro Cinquini, Alberto Orlandi, Alessandro e Mirko Bertolucci), girovagando poi per Vercelli, Bassano e Prato. A ridosso degli anni 2000 il trasferimento in Portogallo con Seixal e Alcobendas, poi il ritorno a Viareggio e il nuovo trasferimento all’estero, questa volta in Spagna al Tenerife. Un anno a Novara e poi la lunga e nuova parentesi di Viareggio: dal 2006 al 2010, quattro stagioni emozionanti con due finali scudetto perse entrambe contro il Follonica. Dopodiché la Francia, destinazione decisamente inusuale per un giocatore di hockey su pista.
«Qui mi trovo molto bene - racconta Dolce al “Cittadino” direttamente dalla Francia, sua "casa" ormai da tre anni -. Il Saint Omer è una delle società più importanti della N1 Elite (il campionato francese, nda) ma allo stesso tempo è un po‘ come una grande famiglia. Dopo che si è chiusa la parentesi di Viareggio avevo voglia di una nuova avventura, per me le esperienze in Spagna e Portogallo sono state molto importanti, di sicuro a livello hockeistico ma soprattutto come esperienze di vita; avevo voglia di rimettermi in gioco e la Francia mi è sembrata l'opportunità migliore».
L'hockey transalpino negli ultimi anni sta crescendo, con l'arrivo di parecchi giocatori stranieri a elevare la qualità di un torneo prettamente amatoriale: «Il livello si sta alzando ogni anno di più, i risultati nelle coppe europee ne sono la prova. C’è comunque ancora molta differenza fra le prime quattro in classifica e tutte le altre».
Dopo sei giornate di campionato il Saint Omer è primo in classifica a punteggio pieno, mentre nel primo turno di Eurolega ha strappato un sorprendente pareggio (2-2) in casa del Noia: «Siamo un bel mix di giocatori - conferma Dolce -: con alcuni ormai è la terza stagione assieme e cominciamo a conoscerci bene, ma soprattutto siamo un bel gruppo dentro e fuori la pista. Per quanto riguarda l’Eurolega posso dire che in Spagna contro il Noia abbiamo giocato una buona gara, forse potevamo raccogliere qualcosa di più, anche se è evidente che i catalani non stiano attraversando il loro miglior momento».
Sabato a Saint Omer arriverà l’Amatori per un match che per certi versi si prospetta già fondamentale in chiave passaggio del turno: «L’Amatori è una grande squadra - chiude l'attaccante toscano -. Il fatto che non sia partito bene quest'anno non è detto che sia un male: ricordo che la stagione scorsa i giallorossi sono stati in testa per tutta la regular season e poi sono crollati nel momento più importante. Anche il Valdagno l’anno scorso aveva cominciato male, mi sembra...».
Tutto sommato, un Dolce auspicio.
Aldo Negri