La Eco.El. cerca la salvezza nel derby dell'Agno

Meno quattro alla fine e al Lido (via alle 20.45, arbitra Carmazzi di Viareggio) va in scena il “Derby della Vallata dell’Agno”. La sfida, mai sopita nei toni nel corso della sua lunga storia, ora si accende ulteriormente con la complicità della classifica.
La Eco.El. (24 punti) è da un lato vicinissima alla zona play off (l’ultimo posto è occupato dal Roller Novara con 26 punti) ma dall’altro ha un margine di appena quattro lunghezze su quella dei play out. Il Gemata per contro è terzultimo (14 punti) e deve recuperare sei lunghezze sul Modena, quartultimo, per evitare la roulette degli spareggi-salvezza.
La posta in palio sia per Eco.El. che Gemata è altissima. Il riconfermato tecnico Nicoletti incrocia per la ennesima volta il Gemata, ma non tradisce alcuna emozione pur alla vigilia di un derby delicatissimo. Nemmeno si sente disposto a tirare in ballo discorsi di rivalsa.
“Voglio semplicemente giocarmi questa partita con l’unico obiettivo di salvare il Valdagno -sottolinea-. Stiamo però attenti a questo Trissino, sta giocando davvero un buon hockey”.
-Dopo tanti anni di sfide incrociate ha ancora qualche valenza la parola ex?
“Il ruolo non mi fa proprio nessun effetto. Sono qui a Valdagno per il secondo anno consecutivo e il mio pensiero è concentrato sugli interessi attuali della società biancoceleste. Che sono tutti verso un bis, dopo l’anno scorso, del traguardo salvezza. E’ un impegno che intendo portare fino in fondo”.
- Dal derby di Bassano la squadra ha inanellato una serie di risultati e prestazioni positive. Gli esami, però, non finiscono mai...
“Proprio così. Anche con il Trissino c’è bisogno di ulteriori conferme. Da un mese e mezzo Cocco ha iniziato il crescendo, ora è nel pieno della forma e ne ha ricevuto beneficio tutta la squadra. Altra nota di rilievo merita Ventra, protagonista di prestazioni ad altissimo livello. L’unica nota stonata in questa vigilia del derby riguarda la squalifica che ha colpito il capitano Zarantonello”.
Il giudice unico, in base al referto arbitrale del match a Reggio Emilia, ha sentenziato tre giornate (due per l’espulsione definitiva e una da addebitarsi alla recidività).