LODI
La prima semifinale della carriera dopo una vittoria al cardiopalma nella “bella” dei quarti con tanto di ciliegina sulla torta. Domenico Illuzzi da Giovinazzo si gode il post Amatori-Novara 5-3 che ha permesso ai giallorossi di conquistare la semifinale scudetto contro il Viareggio (a proposito, i due prefetti sono in contatto per vedere se ci sono le condizioni per aprire le trasferte ai rispettivi tifosi: oggi una risposta). Una serata carica di emozioni, perché i lodigiani hanno sì dominato sotto l'aspetto del gioco e delle occasioni, ma non sono riusciti a concretizzare lasciando sempre aperta la speranza ai piemontesi. Non per niente all'ultimo minuto della "bella" il tabellone segnava ancora 4-3 per i locali, con il pericolo di subire da un momento all'altro la beffa del pareggio. Poi il tiro a uno a 23" dalla sirena dello stesso Illuzzi che ha chiuso la pratica: «È stato un momento bellissimo - commenta l'esterno classe 1989 -, perché il gol ha chiuso definitivamente i conti». In effetti la situazione a un certo punto, con il risultato ancora il bilico e il Novara deciso a provarci, era parecchio tesa: «Però siamo stati bravi a gestire la pressione. E non era facile, perché un qualsiasi tiro fortunato avrebbe potuto complicare maledettamente la situazione. Siamo stati tranquilli e poi bravi a chiuderla lo stesso. È chiaro che avremmo dovuto farlo molto prima, credo che se il primo tempo fosse finito con 5 o 6 gol di scarto non ci sarebbe stato proprio niente da dire».
IL CRUCCIO: FINORA SOLO 10 RETI
Quest'anno il gol è il vero cruccio di Illuzzi, il cui numero di reti a fine stagione dal debutto in Serie A1 nel 2007/2008 è sempre andato in crescendo. All'esordio con il Giovinazzo furono 9, poi 16 e dopo ancora 24. Con il passaggio a Seregno nel 2010/2011 di reti ne arrivarono 28 mentre l'anno scorso al ritorno in Puglia i centri furono ben 37. In questa stagione tra campionato e play off è solo a quota 10: «Credo sia dovuto principalmente al fatto che gioco in posizione più arretrata rispetto agli scorsi anni - spiega Illuzzi -, anche perché davanti abbiamo gente che sa davvero fare gol in ogni modo. In tutto questo mettiamoci anche un pizzico di sfortuna, perché se solo avessi avuto un po' di buona sorte con pali e traverse ora di gol ne avrei fatti almeno 25».
LA SUA PRIMA SEMIFINALE
Quel che conta però è aver raggiunto la prima storica semifinale della propria carriera: «Sì è un bell'obiettivo, perché sia col Giovinazzo che col Seregno mi sono sempre fermato ai quarti. Sono sicuro che saranno partite bellissime da giocare, contro una formazione che non si arrende mai come il Viareggio, nonostante l'età che avanza per certi suoi giocatori. Il nostro morale è alto e anche l'emergenza infortuni sta pian piano rientrando, abbiamo tutti voglia di fare l'impresa. Immagino già sabato il palazzetto gremito: per noi è importantissimo e sono sicuro che la gente di Lodi ci darà ancora una volta una mano».