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L’onestà di Rigo: «I lodigiani hanno giocato meglio di noi»


Scritto da AFP Giovinazzo - Pubblicato il 16/10/2012 - 08:38

VALDAGNO
La sua quarta Supercoppa italiana condita dalla ciliegina del gol decisivo. Dario Rigo, capitano del Valdagno, ha sicuramente vissuto un sabato sera speciale al “PalaLido”: suo il gol del 3-2 a 7 secondi dalla sirena finale che ha definitivamente spezzato i sogni di gloria dell’Amatori (all'ultimo secondo arriverà anche il tiro a uno di Nicolia per il definitivo 4-2).
Un gol pesantisssimo insomma, che il valdagnese (di nascita oltre che di maglia) si coccola senza falsa modestia: «È stato sicuramente un bel momento - ammette il capitano biancazzurro -: dò poche colpe a Losi e mi prendo qualche merito in più io. A volte bisogna anche riconoscersi qualcosa, se no sembra sempre tutto troppo facile. Dopo la respinta del portiere sul rigore avrei potuto scaricare a rete immediatamente, togliendomi in questo modo un po' di pressione; invece ho recuperato, aspettato e con una finta insaccato alle spalle di Losi».
È un Rigo molto obiettivo quello che ripercorre con la mente la finale di sabato: «Credo che sia stata la classica partita di inizio stagione, durante la quale si vedono squadre non ancora rodate che si affrontano cercando di trovare i giusti equilibri - spiega il 42enne difensore, tre Supercoppe con il Valdagno e una con il Bassano -. E non ho nessun problema a dire che l'Amatori Lodi ha giocato meglio di noi, o comunque meno peggio: tutte e due le squadre avrebbero potuto vincere la partita in qualsiasi momento e questo equilibrio ha fatto sì che sia stata una finale molto combattuta. Poi credo che il Valdagno sia stato molto più bravo a sfruttare gli episodi, cosa che magari il nostro avversario non ha fatto. Nella partita secca conta la freddezza, vince chi sa approfittare delle occasioni che si creano durante l'arco dei 50 minuti e soprattutto chi sbaglia meno».
Proprio la già citata marcatura di Rigo nasce dall'errore in fase di possesso in attacco di Massimo Tataranni, che ha generato poi il rigore battuto dai vicentino: «Sì, abbiamo sfruttato al massimo questo episodio che l'Amatori ci ha concesso - conclude Rigo -. È chiaro che Tataranni ha commesso un errore, ma è ingeneroso addossare tutta la colpa su di lui e non lo dico perché al di là di tutto è un amico, ma perché forse la squadra in quel momento non lo ha sorretto abbastanza».

Aldo Negri

Parole chiave: Serie A1, Lodi,
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