L'Italia U17 si inceppa contro Andorra, l'1-1 non garantisce la semifinale

ANDORRA-ITALIA 1-1 (PT: 0-1)
MARCATORI: 7.54 Greco. Nella ripresa: 7.56 Panades.
ANDORRA: De Sousa, Dilmè, Antequera, Rodriguez, Pallares, Borrell, Panades, Dilmè, Solè, Odena. All: Corral.
ITALY: Sgaria, Greco, Barbieri, Raffaelli, Compagno, Tumellero, Gavioli, Faccin, Maremmani, Perroni. All: Colamaria.
ARBITRI: D.Lowe (Ger) e U.Dornbieber (Svi).

Nella terza giornata dei Campionati Europei in corso a Gujan Mestras, l'Italia under 17 si inceppa e non va oltre il pari contro Andorra, pur avendo dimostrato (soprattutto nel primo tempo) una netta superiorità tecnica rispetto ai pirenaici. Nell'hockey, però, vince chi segna e gli azzurri sono mancati proprio sotto porta. Imprecisi dalla distanza, inefficaci nelle penetrazioni su azione, a volte timorosi nell'assumersi la responsabilità del tiro. E' mancata un po' di personalità, ma la cosa non stupisce quando si è alle prime esperienze con la maglia azzurra in una manifestazione internazionale.
Il problema è che questo risultato complica non poco il cammino degli azzurri che, pur avendo ancora tutte le carte in regola per centrare la semifinale, vedono ridursi gli spazi di manovra. In particolare, rischia di diventare decisiva la partita contro il Portogallo in programma giovedì alle 18.45 (domani è giornata di riposo per l'Italia). Se Andorra riuscirà a recuperare contro Svizzera e contro Austria i 19 gol di differenza reti che la separano dagli azzurri, l'Italia sarà costretta a fare punti contro i campioni d'Europa in carica. 
La partita di questa sera contro Andorra inizia bene per gli azzurri, scesi in pista concentrati e determinati come nei giorni scorsi. Sgaria tra i pali, Barbieri, Maremmani, Gavioli e Greco prendono subito le misure agli avversari, chiudono bene in difesa e provano qualche conclusione da fuori e alcune azioni manovrate. L'impressione è chiaramente quella di una squadra che aspetta solo l'occasione giusta per colpire l'avversario e quando Gavioli trova Greco libero sul secondo palo il vantaggio suggella una superiorità evidente. Il gol galvanizza gli azzurri che però non concretizzano e lasciano che il primo tempo si chiuda con l'1-0 a proprio favore.
Nella ripresa l'Italia dà l'impressione di essere un po' troppo rinunciataria. La manovra degli azzurri è sempre al limite dei 45 secondi e l'Italia non si prende mai un rischio, aspettando che sia Andorra a farsi avanti. Cosa che accade puntualmente, ma gli azzurri non approfittano mai degli spazi e sprecano alcune azioni di contropiede meritevoli di ben altro esito. L'hockey su pista non sfugge alla legge generale dello sport: segna chi attacca e Andorra aumenta la pressione, trovando il gol del pari con un tiro da fuori del suo capitano Panades (forse deviato) poco dopo la metà della ripresa. 
Il gol dell'1-1 riapre la partita: a nessuna delle due squadre sta bene il pari. Andorra assapora il colpaccio (del resto questo è l'europeo delle sorprese...) e non lesina in attacco; l'Italia va più in confusione, perde unitarietà d'azione e si affida ai singoli, puntualmente fermati dal raddoppio di marcatura dei pirenaici. Si viaggia tra capovolgimenti di fronte fino al fischio finale che sancisce il pareggio e lascia aperti tutti i giochi.
Domani la nazionale italiana non gioca, ma sarà certamente sugli spalti a contare i gol di Austria-Andorra e facendo il tifo per il portiere austriaco: un po' delle nostre speranze di semifinale è anche nelle sue mani. L'Italia rivedrà la pista giovedì alle 18.45 contro il Portogallo: comunque vada, sarà una partita decisiva. 
Nel video a fondo pagina l'intervista dopo la partita al CT azzurro Tommaso Colamaria.

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