L'Italia soffre e vince col Cile, quarti con la Germania

Vendetta consumata: il Cile, che ci eliminò ai quarti in Angola due anni fa, perde lo scontro diretto e chiude il girone al secondo posto. Fernandez e compagni passano comunque il turno, ma ai quarti di finale dovranno vedersela con il Portogallo in una sfida al limite (e forse un po' oltre...) delle loro possibilità. Il succo, e se vogliamo l'importante è tutto qui, perchè nello sport il risultato conta più di ogni altra considerazione; e il 5-4 con cui l'Italia ha chiuso la partita a proprio favore è ciò che conta e resterà negli annali.
La partita di questo pomeriggio, però, apre una lunga serie di interrogativi sugli azzurri e sul loro valore. Qual è la nostra nazionale? Quella del primo tempo (bella, autorevole, efficace in attacco e precisa nelle chiusure difensive) o quella della ripresa (abulica, impalpabile, in balia di un Cile non certo irresistibile)? Il quesito è lecito perchè in qualche modo bisogna spiegarsi perchè la stessa squadra in grado di andare sul 4-0 a proprio favore con una tripletta di Tataranni e un gol di Ambrosio, sia poi in grado di scomparire dalla pista lasciando campo aperto a un Cile quasi incredulo che in 10' netti rimonta tutto lo svantaggio e riapre la partita. Il merito dell'Italia è stato quello di non crollare e trovare il gol del 5-4 con Ambrosio subito dopo, ricacciando indietro il Cile e tutti i suoi fantasmi.
Se la nostra nazionale è quella del primo tempo, trascinata da un Illuzzi che la prende per mano e nemmeno fa sentire l'assenza di Motaran, uscito dopo 7' per il solito problema muscolare, allora possiamo sognare grandi cose. Se è quella della ripresa, allora dobbiamo temere (e non poco) una squadra solida e veloce come la Germania che è l'ultimo ostacolo prima dell'obiettivo minimo di questa spedizione: la semifinale mondiale.

LA CRONACA
Mariotti manda Barozzi tra i pali, Illuzzi e Motaran in difesa, Ambrosio e Tataranni in attacco. Lleira risponde con Armijo in porta, Figa e Diaz dietro, Fernandez e Carmona in avanti. 
In meno di un minuto l'Italia va al tiro due volte con Ambrosio e Tataranni, impegnando severamente Armijo e facendo capire ai cileni che aria tira. La squadra ha il piglio giusto: velocità senza spregiudicatezza in attacco, attenzione e solidità in difesa; se non fosse per il palo di Figa dopo tre minuti e mezzo nessuno si accorgerebbe del Cile. Il montante sveglia l'Italia: capovolgimento di fronte e gol di Tataranni su assist di Illuzzi per l'1-0. Il raddoppio potrebbe arrivare subito, ma Armijo fa un miracolo su Ambrosio. E' solo questione di tempo: Ambrosio recupera palla al 7' e serve Tataranni che raddoppia. Il primo problema degli azzurri sono le condizioni fisiche di Motaran costretto ad uscire per il riacutizzarsi di un fastidio agli adduttori che lo costringerà in panchina per l'intera partita. Entrano prima Amato e poi Cocco per un ottimo Illuzzi. Il Cile si rende pericoloso con qualche tiro da fuori che Barozzi controlla. Azione da applausi Tataranni-Ambrosio-Amato che il portiere ferma. E' il preludio al gol: Cocco recupera e mette in mezzo all'area dove un difensore stoppa la pallina di piede. Rigore per l'Italia che Tataranni, implacabile, trasforma nel 3-0. Si va all'intervallo con la consapevolezza di avere visto una bellissima nazionale.
Consapevolezza che cresce a inizio ripresa quando Ambrosio trova il gol del 4-0. Partita finita, pensano tutti; forse anche gli azzurri che si rilassano. Troppo. Il Cile prova a spingere, ma non riesce a essere pericoloso fino a quando Cocco commette un fallo in area e manda Castro dal dischetto; il cileno è freddo e accorcia le distanze. Un minuto dopo l'Italia potrebbe ricacciare indietro i cileni che commettono il 10' fallo, ma Tataranni non trasforma la punizione e il Cile colpisce in contropiede con Osorio che al volo firma il 4-2. Il Cile a questo punto di crede e all'11' ha la grande occasione del 10' fallo azzurro per portarsi sotto. Fernandez però sbaglia due folte: prima mette fuori; poi, nella ripetizione ordinata dagli arbitri, è Barozzi a difendere bene la porta. Al 13' c'è una grande occasione per l'Italia con Pagnini che invita Illuzzi al tiro, ma Armijo para col casco. In risposta arriva il gol del 4-3 che Carmona trova con un tiro angolatissimo al 15'. Ancora una volta gli azzurri hanno l'occasione per rintuzzare il Cile, ma anche Ambrosio sbaglia per due volte la trasformazione del tiro diretto per il 15' fallo cileno e ancora una volta il Cile punisce di rimessa: in un incubo che ritorna, è Fernandez a segnare il gol del pareggio. Mariotti chiama il time out e prova a rianimare una squadra che sembra morta in pista e ci riesce: al rientro in campo, gli azzurri confezionano un'azione tambureggiante che porta alla conclusione decisiva di Ambrosio che scaccia i fantasmi e regala i tre punti necessari per scansare il Portogallo e trovare la Germania.

CILE-ITALIA 4-5 (primo tempo: 0-3)
CILE: 1-Armijo, 2-Andrade, 3-Figa, 4-Diaz, 5-Osorio, 6-Castro, 7-A.Quintanilla, 8-Fernandez, 9-Carmona, 10-F.Quintanilla. All: Llera
ITALIA: 10-Barozzi, 2-Motaran, 3-Amato, 5-Ambrosio, 8-Tataranni, 9-Illuzzi, 14-Verona, 19-Pagnini, 29-Cocco, 22-Gnata. All: Mariotti.
ARBITRI: Risso (Argentina) e Sandoval (Spagna). Al tavolo: Eggimann (Svizzera)
STARTING FIVE
CILE: Armijo, Figa, Diaz, Fernandez, Carmona
ITALIA: Barozzi, Motaran, Illuzzi, Ambrosio, Tataranni
MARCATORI
PT: 3.43 Tataranni, 7.38 Tataranni, 14.57 Tataranni (R)
ST: 4.15 Ambrosio, 6.40 Castro (R), 7.44 Osorio, 15.01 Carmona, 16.48 Fernandez, 17.02 Ambrosio

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