VIAREGGIO
La nazionale di hockey su pista ha concluso al quinto posto la 41° edizione del campionato del mondo battendo il Brasile 2-1 nella finale per il 5° posto disputata ieri pomeriggio a Luanda, capitale dell'Angola. Un successo che consente all'Italia di Massimo Mariotti di confermare il risultato del mondiale precedente disputato a San Juan nel 2011.
Dopo l'inattesa sconfitta ai quarti di finale di giovedì sera contro il Cile, il quinto posto era il massimo possibile per gli azzurri. Un risultato che, viste le avversarie Francia prima e Brasile poi, non era affatto scontato. Davide Motaran e i suoi compagni di squadra sono riusciti a far leva sull'orgoglio per risollevarsi da una situazione molto difficile e a ricominciare a vincere. Alla fine, il bilancio del mondiale azzurro è di cinque vittorie e una sola sconfitta ed è da qui che il lavoro degli azzurri riprenderà in vista del prossimo appuntamento iridato: in Francia nel giugno del 2015.
Italia-Brasile è stata una partita non bella e molto tesa. Mariotti ha schierato il quintetto abituale con Nicoletti e Motaran davanti a Barozzi e Ambrosio e Nicolas in attacco. Nel Brasile un veterano dei mondiali come Jurandyr Da Silva, per tutti “Didì”, 43 anni e 10 mondiali da protagonista, e un fuoriclasse del calibro di Claudio Selva Filho “Cacau”, capocannoniere del mondiale e sicuro protagonista della prossima serie A1 con la maglia del Breganze.
L'Italia passa in svantaggio dopo un affondo di Cacau che vince un rimpallo, controlla in uno spazio strettissimo e mette in rete l'1-0. Mariotti cambia subito e inserisce Cocco per Nicolas e Illuzzi per Ambrosio che poi rientra per dar fiato a Motaran. E' proprio l'italo argentino a procurarsi il rigore e a trasformarlo per il gol del pareggio con cui si chiude il primo tempo. Nella ripresa la partita diventa ancora più tesa: l'epilogo del match quando il Brasile commette il 10' fallo a 1’16” dalla sirena. Ambrosio batte molto bene la punizione e insacca alle spalle di Rieger il gol che vale il quinto posto.
Il gruppo azzurro ha accolto questo quinto posto con una certa soddisfazione. Dopo l'eleminazione per mano del Cile le premesse per una debacle c'erano tutte, ma Massimo Mariotti è stato abile a rimotivare il gruppo e a ricaricare le pile di tutti i protagonisti.
Angelo Cupisti