L’ira di Palagi: «Campionato falsato»

VIAREGGIO
«Perché non ci prendiamo un anno sabbatico e fermiamo il campionato? Avanti di questo passo si rischia che questo giochino si sciupi, e a rimetterci poi siamo tutti». Non ci sta il presidente del Cgc, Alessandro Palagi ad accettare le doppie squalifiche di Alessandro e Mirko Bertolucci per due giornate, con le conseguenti sanzioni per gli stessi giocatori e la società.
«Non presenteremo ricorso - dice Palagi - anche perché sabato affrontiamo il Follonica e poi il Matera, e tra le due partite quella più difficile è la prima: quindi non vale la pena. Così però non va bene, perché è da quando è iniziato il campionato che dobbiamo fare i conti con arbitri che si sono rivelati non all’altezza di dirigere, causando danni economici a società come la nostra che investono dei soldi. Se non ci sono arbitri all’altezza, è bene puntare sui giovani. Che almeno non hanno la pancetta. Troppi direttori di gara sembrano non conoscere il regolamento, perché commettono errori elementari. Martedì sera erano imbarazzati anche i commentatori di Rai Sport 2 che si sono contenuti: hanno detto a chiare note che era stato commesso un errore che ci ha condannato ad una sconfitta immeritata».
Palagi, poi, ha qualcosa da aggiungere anche sul Giudice Unico. «Va rivista anche questa figura, perché non ci sono giudici uniformi nel decidere le squalifiche. Il nostro Garcia è stato squalificato per tre giornate dopo lo scontro col giocatore del Breganze, a cui invece avevano dato 5 turni: ma dopo il ricorso presentato dalla società il nostro avversario si è visto abbonare due giornate. Così hanno pagato nello stesso modo il responsabile e quello coinvolto nella rissa. Non ci sono proporzioni nelle punizioni».
«Di questo passo - prosegue Palagi - si portano le società come la nostra a dire basta, perché non si può continuare ad accettare simili trattamenti. Gli organi preposti devono intervenire prima che sia troppo tardi. Noi abbiamo avuto un campionato condizionato da errori arbitrali che sono stati determinanti. Io credo che meritiamo rispetto, come ovviamente rispetto lo meritano gli arbitri, ci mancherebbe altro, così anche per coloro che assistono in televisioni alle partite trasmesse in diretta non viene offerto sicuramente uno spettacolo piacevole. A Bassano abbiano giocato per circa 14 minuti con la squadra avversaria che era al nono fallo senza che venisse fischiato il decimo fallo se non nei minuti finali e questo ci ha lascito molto perplessi. Non accettiamo che si giochi sporco, in questo modo il giocattolino si rompe e poi si va tutti a casa».

Roy Lepore