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L'Etruria vince in Svizzera senza patemi


In mezzo alle alpi svizzere, ma di idioma tedesco, a parlare la lingua della vittoria continua ad essere solo e soltanto il Consorzio Etruria Follonica, che trasforma la gita fuoriporta in terra elvetica in un comodo allenamento europeo: alla “Mur Halle” di Thune finisce 4-7 per gli azzurri di Massimo Mariotti.

Scritto da Michele Nannini - Pubblicato il 19/02/2006
Risultato prevedibile sia nel segno 2 che nel risultato congruo ma ben lontano da qualsiasi ipotesi di goleada. Non è il momento, non è il luogo. Anche perché la truppa del tecnico maremmano si è presentata all’appuntamento di Cers senza Ale Michielon fermato dal giudice sportivo, ma presente in tribuna, ed Enrico Mariotti fermato invece dall’influenza. Senza forzare più di tanto basta poco per garantirsi successo, tre punti e permettersi di tendere l’orecchio a Breganze dove, inedito teatro, il Bassano cerca gloria contro il Porto per continuare a sperare.
Nel primo tempo il Follonica mette subito le cose in chiaro senza troppi patemi d’animo, gestendo a piacimento il gioco e riversandosi nell’area avversaria lasciando senza scampo i volenterosi padroni di casa: ad aprire le danze è Sergio Silva, imitato da Ale Bertolucci poco dopo e dal fratello Mirko per il 3-0 che virtualmente potrebbe già chiudere ogni discorso vittoria. Ma poi, da qui alla sirena finale, ci sarebbe poco da divertirsi. E allora l’Etruria decide di complicarsi un po’ la vita, alleggerendo la pressione e consentendo al Thunerstern, che una grande squadra non è ma che gioca senza fare troppi calcoli, di riportarsi sotto in meno di un minuto. Ma l’allarme dura poco perché ancora Ale Bertolucci allunga fino al 4-2 di metà gara.
Nella ripresa, con la compagnia del tifo elvetico ma anche di quello follonichese grazie ad una decina abbondante di volenterosi tifosi in trasferta, i rossocrociati provano a rimettere paura all’Etruria tornando a –1 sul 4-3, ma la differenza di classe è così elevata che basta alzare un po’ il ritmo per riportare la sfida sui binari del deja vu. Sergio Silva e Mirko Bertolucci allungano sul 3-6, prima del gol della bandiera locale e del sigillo definitivo ancora di Mirko Bertolucci che fissa il risultato sul 4-7, quanto basta per permettere agli Ultras di festeggiare ed al Follonica di mettere l’ennesima tacca sulla sfilza di vittorie consecutive in Europa. Che sono cinque, da Barcellona in poi. Tutto compreso. Oggi squadra in ritiro a Novara, domani sera trasferimento a Breganze per il recupero di campionato.

Michele Nannini
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