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L'Argentina sale sul tetto del mondo,
Spagna battuta dopo 10 anni


In un Vendespace di nuovo tutto esaurito, l'hockey su pista scrive una nuova pagina di storia: l'Argentina interrompe la leggenda della "roja" Spagna e chiude un ciclo durato 10 anni che sembrava non finire mai. Stratosferico mondiale di Nicolia e Ordoñez, maturati nella Serie A1 italiana.

RIGUARDA LA PARTITA: Primo tempo | Secondo tempo

I TABELLONI DELLA SECONDA FASE: Tabellone 1'/8' posto | Tabellone 9'/16' posto

Scritto da Redazione - Pubblicato il 28/06/2015 - 01:55 - Ultima modifica 17/07/2015 - 10:42

L'Argentina campione del mondo 2015

Foto Marzia Cattini

Si chiude con il trionfo dell'Argentina la 42' edizione del Campionato del Mondo di hockey su pista, la prima in Francia e l'ultima in formato "stand alone": dal 2017 il mondiale si assegna con i World Roller Games che disputeranno la prima edizione nell'estate del 2017 a Barcellona. Dove la squadra da battere non sarà più la Spagna, come è stato costantemente in questi anni, ma l'Argentina di Dario Giuliani che riporta il massimo trofeo hockeystico in Sudamerica dopo 16 anni: l'ultimo successo dell'Argentina risale all'edizione di Reus del 1999, nel secolo scorso. Da allora solo Spagna e solo delusioni per l'Argentina, battuta per ben 4 volte in finale dalla leggenda spagnola. Spagna che si arrende oggi, dopo essersi arresa all'Italia all'Europeo di Alcobendas: segnale chiaro che un'epoca è finita e adesso si aprono prospettive nuove.
Ha vinto l'Argentina con merito perchè ha giocatori di grandissimo talento, primo fra tutti Carlos Nicolia: maturato, cresciuto, diventato leader assoluto e trascinatore di questa squadra in cui, però, i fuoriclasse sono tanti e molti sono passati dal nostro campionato (Ordoñez, Platero, Josi Garcia) e altri ci torneranno il prossimo anno (Grimalt e Romero).
La Spagna si è aggrappata al suo nucleo storico di campioni, ma questa non è bastato. Soltanto Bargallo ha giocato a livello mondiale, mentre gli altri sono apparsi un po' appannati. In particolare, non è stata vincente l'idea di portare al mondiale Egurrola: portiere eccellente, ma forse non il migliore disponibile per la Spagna. Due suoi errori hanno dato il via alla cavalcata argentina, anche se probabilmente nemmeno una saracinesca avrebbe contenuto fino in fondo la prorompente forza di questa Argentina.

LA CRONACA
I quintetti sono assodati, sempre gli stessi quando le partite contano. Pauls si affida al "pulpo" Egurrola, a Gual e Bargallo a difendere impostare e a Josep Lamas e Gil in attacco. Giuliani schiera la sua Argentina con Grimalt in porta, Nalo Garcia e Platero dietro con Nicolia e Lopez in attacco.
La partita decolla subito e nei primi minuti è l'Argentina a farsi preferire. Nicolia garantisce la solita incredibile spinta e le accelerazioni di cui sono capaci gli argentini non hanno eguali in questo mondiale. Di fronte, però, c'è la squadra più organizzata che esista al mondo, forte in ogni reparto e con individualità in grado di risolvere la partita in ogni momento. Una di queste personalità è Jordi Bargallo che già venerdì sera aveva contribuito con una tripletta a vincere la semifinale contro la Germania. E' suo il primo gol della finale: un missile terra aria da sinistra che si infila sotto al sette opposto, imprendibile per Grimalt. Al 5' Platero si infortuna a un piede (niente di grave, rientrerà più tardi) e fa il suo ingresso in pista Ordoñez: un ingresso di quelli pesanti perchè è proprio lui a 8.33 a farsi trovare completamente solo al limite dell'area spagnola da Nicolia e a mettere (anche lui al sette) il gol del pareggio. Passano tre minuti e accade quello che non ti aspetti: Paez va al tiro rasoterra, questa volta da destra, ed Egurrola sbaglia completamente l'intervento facendosi passare la pallina sotto al corpo. E' il 2-1 per l'Argentina che allunga poco dopo grazie ad un'altra iniziativa di Paez che scende sulla destra e con una finta manda fuori tempo Egurrola per il 3-0. Il portiere spagnolo si fa perdonare poco dopo quando toglie dal sette con il casco un gran tiro di Nalo Garcia. Il primo tempo si chiude sul 3-1 con la netta sensazione che i campioni del mondo della Spagna siano in grande difficoltà.
Nella ripresa la Spagna prova ad imbastire una reazione. E' Bargallo che guida i suoi nel difficile tentativo di invertire l'inerzia della partita. Ci prova più volte, ma non c'è la mira: una volta alto, una a lato, una sul palo; e quando c'è bisogna fare i conti con Grimalt che chiude tutti i varchi. Dall'altra parte Egurrola fa da argine alle incursioni sempre pericolose degli argentini che con Nicolia e Ordoñez pungono in contropiede. La Spagna può tornare in partita all'8' quando l'Argentina commette il 10' fallo, ma Perez si fa parare il tiro. Un minuto dopo il 10' fallo lo commette la Spagna e Ordoñez affronta Egurrola con una serie di finte e lo batte per la quarta volta (seconda personale). A questo punto la Spagna gioca il tutto per tutto e si getta generosamente in avanti per non perdere la corona mondiale. Grimalt ferma nell'ordine Gil, Gual, Bargallo e Lamas. La firma sul ritorno dell'Argentina sul tetto del mondo dopo 16 anni (Reus 1999) la mette, come è giusto che sia, Carlos Nicolia. Ruba palla al limite sella sua area, si invola verso Egurrola e lo batte alzando la pallina e accompagnandola in porta sotto alla traversa. Non è finita qui: a ruota Ordoñez cala il tris sulla sua straordinaria finale e manda al settimo cielo il tifo sudamericano: "vamos vamos, Argentina, vamos vamos a ganar, que esta barra quilombera no te deja on te deja de alentar..."

SPAGNA-ARGENTINA 1-6 (PT: 1-3)
SPAGNA: 1-Egurrola, 2-Perez, 3-Gual, 4-Bargallo, 5-Baliu, 6-E.Lamas, 7-Adroher, 8-J.Lamas, 9-Gil, 10-Grau. All: Pauls.
ARGENTINA: 1-Svritz, 5-Nicolia, 7-Platero, 8-Paez, 9-Ordonez, 18-Lopez, 57-R.Garcia, 88-J.Garcia, 99-Romero, 12-Grimalt. All: Giuliani
ARBITRI: Pinto (Portugal) e Da Prato (Italy). Al tavolo: Esoli (Francia).

STARTING FIVE
SPAGNA: Egurrola, Gual, Bargallo, J.Lamas, Gil.
ARGENTINA: Grimalt, Nicolia, Platero, Lopez, R.Garcia

MARCATORI
PT: 4.32 Bargallo, 8.33 Ordoñez, 11.46 Paez, 14.59 Paez
ST: 8.43 Ordoñez (D), 16.01 Nicolia, 16.20 Ordoñez

Parole chiave: Mondiale Senior, Spagna, Argentina,
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