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L’Amatori si prende 3 punti gratis, non ci sarà ricorso contro la diffida


Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 31/03/2012 - 08:37

LODI
Con altre due settimane di stop c'è chi rischierà l'astinenza. Ma c'è da scommettere che nonostante l'assenza di hockey giocato le discussioni non mancheranno. I ragazzi di Pino Marzella stasera non scenderanno in pista e non lo faranno neanche la prossima settimana a causa delle festività pasquali: si riprenderà con le partite ufficiali il 14 aprile quando a Lodi arriveranno i tedeschi dell'Iserlohn per l'ultimo decisivo turno di Eurolega. Stasera i giallorossi avrebbero dovuto incrociare i bastoni con il Seregno di Colamaria, che si è però ritirato a campionato a causa di una pesantissima crisi economica. Dunque tre punti a tavolino, con il risultato ufficiale a referto che sarà di 10-0.
Intanto a tenere banco è ancora la vicenda legata ai provvedimenti del giudice sportivo della Fihp Marcello Bicini, che giovedì (nove giorni dopo Valdagno-Amatori) ha inflitto mille euro di ammenda ai giallorossi e la diffida di squalifica del “PalaCastellotti”. Tutto perché, come recita il referto: "a fine gara, dalla curva dove erano stati posizionati i tifosi lodigiani, è partito un bruttissimo coro che ledeva la memoria della figlia defunta di un giocatore della squadra avversaria".
Il giocatore chiamato in causa è Juan Oviedo, portiere valdagnese che nel febbraio 2010 perse tragicamente madre e figlia in seguito a un incidente stradale in Argentina.
«Il finale di gara è stato agitato - commenta il presidente del Valdagno Paolo Centomo - e più che un coro si è trattato di tre o quattro individui che hanno urlato queste frasi spiacevoli all'indirizzo di Oviedo. Il nostro portiere dopo la partita, assieme a Nicoletti e all'arbitro Da Prato, purtroppo mi ha confermato l'accaduto. Spiace, perché il tifo del Lodi non si merita questo: sostiene la squadra in qualsiasi occasione, dimostra un attaccamento incredibile e non è giusto che venga identificato con la sciocchezza di tre o quattro scriteriati che hanno commesso qualcosa di davvero ignobile. Che non si tenti di giustificarli. Noi sappiamo cosa ha passato, cosa sta passando e purtroppo cosa passerà Oviedo, forse non basterà neanche tutta una vita intera a ridargli la serenità».
Il presidente lodigiano Fulvio D’Attanasio ha analizzato tutti gli elementi e ha deciso di non fare ricorso contro ammenda e diffida: «È un segnale forte per far capire che l’Amatori è contro episodi che ledono la dignità della persona».
«Mi sembra di avere davanti il volto di D'Attanasio quando ha ricevuto questa notizia - chiude Centomo -. Ma cosa può fare una società se tre o quattro persone agiscono in questo modo? Niente. A pagare dovrebbe essere chi ha provocato tutto questo».

Aldo Negri

Parole chiave: Amatori Lodi, Serie A1, Tifosi, Giudice Sportivo,
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