L’allenatore è soddisfatto: «Ci dà morale»

LODI
È arrivata, come da pronostico, la prima vittoria dell'era Bresciani. E il tecnico giallorosso non nasconde la sua soddisfazione nel dopopartita anche se, ammette, c'e ancora molto da lavorare: «Contento perché una vittoria anche se prevista dà sempre morale - spiega -. Abbiamo confermato quanto di buono messo in luce a Oporto ma dobbiamo cercare di restare ancor più tranquilli, evitando in certi frangenti di innervosirci. Questa sera il Trissino ha fatto le barricate e non era facile aprire gli spazi. Tra le note positive della serata c'è stato un efficace turn over e a un certo punto avrei voluto far esordire anche Luppi. Sicuramente dobbiamo lavorare ancora molto e non so se per quest'anno riusciremo a vedere la squadra che voglio. Non c'è molto tempo e non vorrei stravolgere completamente il lavoro fatto sino a oggi. Dobbiamo affinare qualcosa in fase difensiva, ma salvando quanto fatto sinora visto che siamo la miglior difesa del campionato».
Anche il pubblico ha salutato con calore i primi tre punti targati Bresciani: «Mi fa piacere notare che il pubblico è sempre al nostro fianco e anche a Oporto ci è stato molto vicino. La società? Non mi ha dato indicazioni particolari, mi lascia lavorare con tranquillità e sui giovani farò le mie scelte».
Soddisfatto anche Massimo Tataranni che ha battuto la squadra con la quale aveva vinto qualche anno fa la classifica cannonieri: «Ci serviva una vittoria e abbiamo centrato l'obiettivo. Sapevamo che il Trissino aveva delle assenze importanti, ma i tre punti li devi sempre conquistare in pista. Potevamo fare qualche gol in più, ma possiamo essere soddisfatti per aver protetto bene la porta di Losi che ha chiuso imbattuto il match. Cos'è cambiato? Forse rispetto a qualche mese fa giochiamo con più tranquillità. Oggi abbiamo conquistato il terzo risultato utile consecutivo e il nostro morale ne avrà giovamento in attesa di sfide più difficili. Abbiamo la consapevolezza di essere una buona squadra e anche sabato a Oporto lo abbiamo dimostrato».
Poi l’attaccante da un confronto tattico tra il nuovo tecnico e i dettami dell’ex allenatore Marzella: «Cosa ci chiede Bresciani? Qualche movimento diverso e una maggior libertà sul piano tattico. Abbiamo delle buone individualità tecniche e il fatto di non dover stare imbrigliati negli schemi non può che portarci vantaggi».

Mario Raimondi