LODI
Quando una serata normale può anche far svoltare una stagione. Quella di sabato al “PalaCeccato” di Thiene viene già considerata da molti come una delle trasferte più importanti di questa stagione. Ma stavolta i risultati e la classifica c'entrano poco. Il rotondo successo dei giallorossi sulla modesta compagine vicentina infatti era ampiamente nelle previsioni e l'abissale differenza tecnica tra le due squadre ne ha fatto scalare in secondo piano i classici temi della pista. Nonostante questo però Thiene-Amatori rischia seriamente di diventare una delle tappe fondamentali della sin qui agitatissima annata lodigiana, per tutti quei piccoli o grandi episodi che ne hanno fatto da cornice e che hanno contribuito a ricompattare, per l'ennesima volta quest'anno, un ambiente scosso in settimana dal "caso Tataranni" finito, con enfasi eccessiva, persino sulle pagine dei quotidiani nazionali.
Dopo una settimana così agitata c'era tanta curiosità per verificare l'ambiente e gli umori attorno alla compagine di Marzella e le risposte arrivate dal viaggio in terra veneta sono di quelle che lasciano il segno. Si è cominciato con l'inconveniente al pullman della squadra, bloccatosi per un guasto all'autogrill di Sommacampagna. Quando si dice il destino, che anche nella sua accezione negativa può comunque cambiare la storia in positivo. Losi e compagni sono stati caricati dal pullman che trasportava in Veneto una trentina di tifosi lodigiani, un viaggio unico e per certi versi indimenticabile, come ha raccontato per esempio un quasi incredulo Joao Pinto, che ha sicuramente dato una spinta in più ai giallorossi. In quella strana ora passata tutti insieme, con giocatori, allenatore e tifosi seduti fianco a fianco a intonare i cori della curva, le polemiche e le difficoltà di questa prima parte di stagione non se le ricordava nessuno ed era come se la parte di Lodi innamorata visceralmente della sua creatura la stesse trascinando verso una grande vittoria.
Ma la missione quasi involontaria di ricompattare l'ambiente Amatori non si è fermata qui, ma è proseguita anche sulle tribune del “PalaCeccato”, dove per due ore si è tornata a respirare quell'aria positiva ed euforica che aveva caratterizzato quasi tutta la strepitosa cavalcata giallorossa della scorsa stagione. Un'aria che, per mille motivi, raramente si era respirata quest'anno. Durante il riscaldamento della squadra la curva lodigiana sembra voler chiudere simbolicamente e simpaticamente il "caso" Tataranni, che aveva agitato la vigilia del match, al coro di "Tataranni Boateng", coro che regala un sorriso al bomber materano e che egli stesso riprenderà nei ringraziamenti post-partita sulla sua pagina facebook. Poi si gioca e l'Amatori vince facile, con Joao Pinto, autore di una tripletta, grande protagonista a scaldare ulteriormente il tifo lodigiano. Segnano quasi tutti e dopo la settima rete firmata Tataranni la curva intona un coro per ogni giocatore e per mister Marzella, un'altra piacevole anomalia stagionale. Era dai play off della scorsa stagione che, per scelta, la parte calda del tifo giallorosso non inneggiava ai propri beniamini singolarmente: sabato è successo di nuovo e anche questo serve a ricompattare un ambiente. Si torna così dal Veneto con tre punti come da copione, ma soprattutto con la sensazione che la Lodi giallorossa abbia rifatto quadrato attorno al suo Amatori e insieme siano pronti a ripartire più forti di prima.
Stefano Blanchetti