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Italia che disastro, Germania come il Cile, le semifinali restano un miraggio


Gli azzurri sbagliano completamente la partita chiave del mondiale, esattamente come due anni fa a Luanda. La Germania centra una semifinale storica sfruttando gli errori della nostra difesa e del nostro attacco. Domani con il Mozambico inizia una difficilissima corsa al 5' posto.

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Scritto da Redazione - Pubblicato il 25/06/2015 - 19:41 - Ultima modifica 06/07/2015 - 08:48

Glowka e Pereira, colonne della Germania che ha eliminato gli azzurri.

Foto Marzia Cattini

Obiettivo miseramente fallito per gli azzurri. Ancora una volta, l'Italia dell'hockey su pista resta fuori dalle semifinali mondiali e ancora una volta lo fa per mano di una squadra al di fuori del giro delle grandi. L'erede del Cile, nell'almanacco delle delusioni azzurre, si chiama Germania. La squadra di Mark Berenbeck vince con pieno merito la partita sfruttando tutte le debolezze italiane che si palesano una dopo l'altra nel corso della partita più importante della stagione. Lucas Karschau e Sergio Pereira non sono dei fenomeni, ma buoni giocatori sì e se gli si lascia tutto lo spazio che la sconcertante difesa azzurra ha lasciato loro per 40', ecco che due buoni giocatori diventano eroi ed entrano a pieno titolo nella storia dell'hockey tedesco che non vedeva le semifinali dagli anni '70. Da quando un incredulo Harro Struksberg, oggi settantenne presidente del Comitato Mondiale di Hockey su Pista, era un giovanotto e difendeva la porta tedesca.
Sconcerta la puntualità con cui, da anni, l'Italia fallisce le partite che contano. Se si eccettua l'europeo dello scorso anno (la cui eco si è definitivamente spenta oggi), la storia degli ultimi anni è costellata da passi falsi clamorosi, soprattutto ai mondiali. Oggi la Germania, ieri il Cile, l'altro ieri e ancora prima Spagna e Argentina. Totale: quattro mondiali consecutivi fuori dal giro che conta. Roba da dover rivedere davvero il nostro posizionamento internazionale: non più tra le grandi, ma in quel gruppo di squadre che più o meno si equivalgono e ogni tanto fanno l'exploit.
E sconcerta anche il modo in cui oggi l'Italia ha alzato bandiera bianca contro la Germania. Difficile, se non impossibile, salvare anche solo un reparto: inconcepibile l'atteggiamento difensivo, compresi entrambi i portieri le cui prestazioni erano state decisive ad Alcobendas. Impalpabile l'attacco che è andato spesso a sbattere contro il muro tedesco o ha fallito occasioni ghiottissime, imperdonabili in un quarto di finale mondiale perso per un gol.
Una Caporetto, poche storie, per di più inattesa.
E adesso salvare la faccia almeno con il quinto posto non sarà una passeggiata. Già da domani contro il Mozambico, umiliato oggi dalla Spagna; senza dimenticare che nell'altra parte del tabellone ci sono Cile e una tra Francia-Argentina. Se la nazionale è quella di oggi, c'è da farsi venire i brividi.

LA CRONACA
L'unica novità proposta da Mariotti è Gnata tra i pali al posto di Barozzi. Motaran ce la fa e va in pista con Illuzzi, mentre in attacco Tataranni (che compie gli anni) è assieme ad Ambrosio. La Germania risponde col suo quintetto migliore: Glowka, Karschau, Hags, Milewski, Pererira. Tra il 5' e il 9' minuto c'è il "nocciolo" di questa partita. Dopo alcune scaramucce, Karschau aggancia Ambrosio e si prende il blu. Tataranni va dal dischetto, ma sbaglia e l'Italia non approfitta del powerplay. Al 9' Illuzzi regala il primo gol: prima perde palla, poi difende molle su Pereira che ringrazia e fa 1-0. L'Italia reagisce bene: va vicino al gol prima con Tataranni, che fallisce un tap in da sotto misura, poi con una bella combinazione Motaran-Tataranni-Ambrosio che Glowka blocca col casco, infine con un tiro da lontanissimo di Motaran che Glowka ribatte sui piedi di Tataranni che non trova l'attimo giusto. Mariotti cambia e inserisce Cocco al posto di Illuzzi e poco dopo Verona per Ambrosio. Arriva il pareggio dell'Italia con una splendida combinazione Ambrosio-Tataranni conclusa al volo dal materano. Nemmeno il tempo di fare mente locale che Karschau sorprende Gnata con un tiro da fuori potente ma non irresistibile. Prima del riposo, però, l'Italia reagisce e trova nuovamente il pari con una bellissima rete di Verona che scarta tutti e segna il 2-2.
La ripresa si apre con la sorpresa Barozzi tra i pali: tutto deciso prima della gara, dirà Mariotti in conferenza stampa. Dopo un paio di occasioni azzurre arriva il terzo vantaggio tedesco e lo segna ancora Karschau con un tiro quasi dalla linea di fondo su cui Barozzi è tutt'altro che impeccabile. Passano tre minuti e Ambrosio fa esattamente come Verona: slalom a saltare tutta la difesa e gol del 3-3. Nemmeno 30 secondi dopo, la Germania torna di nuovo in vantaggio e il suo eroe è di nuovo Karschau che questa volta approfitta di una marcatura a dir poco inappropriata da parte dei difensori azzurri. La partita sembra allontanarsi quando Illuzzi si fa pescare in fallo e prende il blu. Per fortuna questa volta Karschau sbaglia la trasformazione e, con gli azzurri in inferiorità numerica, Tataranni si procura e trasforma il rigore del 4-4. L'Italia resta però in inferiorità e subisce la quinta rete tedesca arriva per mano di Pereira, 4-5. E' il colpo di grazia perchè l'Italia non si risolleverà più. Regala a Pereira, lasciato solo a centro area, il gol del 4-6 e con l'espulsione di Verona, consente a Peinke di mettere dentro la punizione del 4-7. Nel finale la Germania si complica non poco la vita: gli azzurri conquistano un rigore e Tataranni fa il 5-7 sulla ribattuta del portiere. Tre secondi dopo Pereira commette fallo, si prende il blu e manda di nuovo Tataranni dal dischetto. Questa volta l'attaccante azzurro sbaglia, ma Illuzzi segna in powerplay il 6-7 a 55" dal termine. Troppo tardi, però, perchè il miracolo visto ad Alcobendas proprio contro la Germania, questa volta non si avvera. Questa volta i tedeschi vanno avanti e a noi ci attende il Mozambico.

ITALIA-GERMANIA 6-7 (Primo tempo: 2-2)
ITALIA: 10-Barozzi, 2-Motaran, 3-Amato, 5-Ambrosio, 8-Tataranni, 9-Illuzzi, 14-Verona, 19-Pagnini, 29-Cocco, 22-Gnata. Coach: Mariotti.
GERMANIA: 1-Glowka, 2-Karschau, 3-Hages, 4-Milewski, 5-Peinke, 6-Hilberrz, 7-Paczia, 8-Pereira, 9-Beckmann, 10-Leyer. Coach: Berenbeck.
ARBITRI: Eggimann (Switzerland) e Pinto (Portugal). Al tavolo: Bleuzen (France).
QUINTETTI INIZIALI
ITALIA: Gnata, Motaran, Illuzzi, Ambrosio, Tataranni
GERMANIA: Glowka, Karschau, Hags, Milewski, Pererira
MARCATORI
PRIMO TEMPO: 9.24 Pereira, 16.24 Tataranni, 17.52 Karschau, 19.07 Verona
SECONDO TEMPO: 6.47 Karschau, 9.38 Ambrosio, 10.06 Karschau, 11.39 Tataranni, 12.48 Pereira (PP), 14.46 Pereira, 17.51 Peinke (DS), 18.04 Tataranni (P), 19.05 Illuzzi
CARTELLINI
PRIMO TEMPO: 5.16 blu per Karschau
SECONDO TEMPO: 11.12 blu per Illuzzi, 17.49 blu per Verona, 18.07 blu per Pereira, 19.54 blu per Tataranni

Parole chiave: Nazionale, Nazionale Senior, Mondiale Senior, Italia, Germania,
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