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Irreperibile dall'antidoping del Coni, Sergio Festa squalificato per un anno


L'atleta non ha aggiornato il suo "Whereabouts", il documento in cui gli atleti azzurri devono trimestralmente il loro luogo di residenza. Per tre volte in 12 mesi i funzionari dell'antidoping non lo hanno trovato ed è scattata la squalifica fino al 20 maggio 2016.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 12/08/2015 - 09:40 - Ultima modifica 28/08/2015 - 17:11

Con l'antidoping non si scherza. Lo ha imparato a proprie spese Sergio Festa, ex atleta della nazionale, lo scorso anno in forza al Matera, che è stato squalificato per un anno, fino al 20 maggio 2016, dalla prima sezione del Tribunale Nazionale Antidoping. 
Occorre subito chiarire che Festa non è mai risultato positivo a nessun controllo antidoping, nè con la maglia azzurra nè con quella del suo club. Ma la normativa antidoping internazionale (a cui quella italiana si conforma) prevede altri obblighi a carico degli atleti inseriti nell'RTP, l'elenco degli atleti di alto livello predisposto da ogni federazione (per vedere quello della FIHP Clicca qui). Uno di questi obblighi è quello di compilare il cosiddetto "Whereabouts", (definito nel Disciplinare dei Controlli e delle Investigazioni) ovvero comunicare all'antidoping ogni tre mesi i propri "luoghi di permanenza" per rendere possibili i controlli a sorpresa al di fuori delle competizioni.
Proprio quello che non ha fatto Festa. Per tre volte l'antidoping l'ha cercato e per tre volte non lo ha trovato. L'atleta materano è così incappato nella violazione dell'art. 2.4 delle Norme Sportive Antidoping (NSA) che disciplina la mancata reperibilità: "Violazione delle condizioni previste per gli Atleti che devono sottoporsi ai controlli fuori competizione, incluse la mancata presentazione di informazioni utili sulla reperibilità e la mancata esecuzione di test in base a quanto previsto dal Disciplinare dei Controlli e delle Investigazioni. Ogni combinazione di tre mancati controlli e/o omesse comunicazioni entro un periodo di dodici mesi, accertata dalle Organizzazioni antidoping aventi giurisdizione sull’Atleta, costituirà violazione delle NSA".
Una leggerezza, che però viene punita con almeno un anno di squalifica. Il Tribunale Antidoping poteva infliggere da uno a due anni di squalifica a seconda del grado di colpa dell'atleta e ha optato per il minimo, che comunque impedirà a Sergio Festa di scendere in pista per tutta la prossima stagione hockeystica.

Clicca qui per approfondire la normativa antidoping Wada-Coni.

Parole chiave: Serie A1, Matera,
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