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Intervista al direttore sportivo del Follonica Hockey Simone Pantani


E il momento più difficile da quando ha assunto il ruolo di direttore sportivo di Follonica hockey. Simone Pantani in questa intervista rilasciata in esclusiva al Corriere, sgombra il campo da polemiche e illazioni, che si sono sollevate dopo la sconfitta di sabato sera contro il Sarzana. Sconfitta che ha lasciato Banca Cras al penultimo posto in classifica, davanti solo al Thiene fanalino di coda.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 02/02/2013 - 08:34

Direttore, che strascichi ha lasciato la sconfitta col Sarzana?
“Sicuramente tanta amarezza per come è arrivata, era una partita molto importante, eravamo riusciti a rimetterla in piedi, poi la voglia di vincere come spesso accade ci ha penalizzato. Resta però  la consapevolezza che ancora niente è perduto”.

Sabato arriva il Giovinazzo e qui ci si gioca un bel pezzo di serie A1. Com’è il morale della squadra?
“Il morale non è sicuramente dei migliori, ho parlato ai ragazzi e ho detto loro di stare tranquilli che ne verremo fuori. Questo non è il momento di fare polemiche o di addossare colpe a questo o a quello, dobbiamo essere uniti e superare le difficoltà tutti insieme”.

Credi ancora nella salvezza del Follonica?
“Ci credo e molto, questa squadra ha dimostrato di poter giocare alla pari con quasi tutte le squadre del campionato. In molte occasioni non sono arrivati i punti a causa di episodi sfavorevoli. La squadra è molto giovane e a volte è tradita dalla voglia di strafare, l’esperienza in questo sport è fondamentale. Il gruppo è compatto, ci salveremo”.

La campagna acquisti secondo qualcuno non è stata all’altezza. Cosa ti senti di dire?
“Il mercato lo abbiamo fatto con giudizio, ponderando le scelte. Valverde era stato preso, visto la sua giovane età per fare esperienza. Malagoli faceva ancora parte della rosa e quando abbiamo chiuso per Valverde non sapevamo che poche settimane dopo  ci avrebbe lasciato. Se mi si possono addossare delle responsabilità? Si quella di non avere avuto pronto il sostituto  di Malagoli.  Conosco l’hockey da tempo, ho viaggiato molto e conosciuto tanti giocatori. Sicuramente ho commesso degli errori  logica conseguenza di chi lavora”.

La grave crisi economica non favorisce certo il tuo lavoro…
“Posso garantire che i contatti non sono mancati ma le nostre possibilità attuali non ci permettono di fare salti nel buio. Le operazioni di mercato che abbiamo fatto sono state molto oculate, eravamo e siamo tuttora convinti  di aver fatto delle buone scelte in un rapporto prezzo qualità”.

Forse negli occhi dei tifosi ci sono ancora gli immarcabili….
“Questo può essere, ma i tempi purtroppo sono cambiati oggi dobbiamo fare i conti con una realtà diversa e oggettivamente molto difficile”.

Cosa ti ha amareggiato di più in questa che è sicuramente la settimana più difficile da quando sei direttore sportivo del Follonica.
Ho sentito molti discorsi fatti senza conoscere la realtà delle cose. La critica la capisco, ci mancherebbe, però deve essere volta a migliorare le situazioni, a cercare di costruire qualcosa di importante, non a distruggere quanto è stato fatto. Chi vuole bene al Follonica deve ragionare in questa ottica. Comunque,  sia il sottoscritto che il presidente non  pretendiamo certo di rimanere qui per forza.

Vorresti dire che…..
“Voglio dire, che nel caso qualcuno avesse idee migliori delle nostre può farsi avanti, noi siamo disposti a fare un passo indietro, nessuno vuole rimanere qui a tutti i costi. Il nostro impegno all’interno della società è quotidiano e costante. Siamo felici di farlo, ma ripeto se qualcuno ha la soluzione ai problemi venga e faccia delle proposte, saremmo ben lieti di accettarle. Follonica dovrebbe essere grata a Massimo Pagnini per quello che ha fatto in tutti questi anni, soprattutto nella creazione di un settore giovanile fra i più importanti e vincenti d’Italia”.

Una squadra di tutti follonichesi poteva essere la soluzione ai problemi?
“La squadra negli ultimi anni non ha mai avuto tanti ragazzi di Follonica come in questa stagione. Un punto di partenza importante, che ci darà modo di attingere dalle giovanili sempre più elementi da impiegare poi in prima squadra. Il futuro è nostro su questo non ci sono dubbi”.

Franco Polverini tecnico, farà ancora parte del progetto?
Polverini è, e sarà l’allenatore del Follonica. E un tecnico di valore, una persona seria che fa il suo lavoro con grande impegno e competenza.  Non è solo il nostro allenatore, ma è il responsabile del settore giovanile e uno che sta al capannino dalla mattina alla sera”.

Cosa ti senti dire a quei tifosi che prima erano il sesto uomo e che adesso ahimè sono sempre di meno?
“Di sostenerci ora più che mai, perché conta solo il Follonica. Dobbiamo remare tutti dalla stessa parte, nella nostra storia ci sono stati momenti esaltanti e altri di grande difficoltà, come quello attuale. Ne siamo sempre usciti con il contributo di tutti : società, squadra,  tifosi e sono convinto che sarà così anche questa volta”

Facendo i debiti scongiuri, se con il Giovinazzo non dovesse arrivare la vittoria?
“Non ci voglio nemmeno pensare.  

da "Il Corriere di Maremma"
Maurizio Ceccarelli

 

 

 

    

Parole chiave: Serie A1, Giornata 13, Follonica, Giovinazzo,
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