L´Italia in campo avrebbe potuto fare molto meglio (il quinto posto conclusivo non gratifica nemmeno un po´), ma fuori dalla pista la spedizione azzurra è stata da titolo mondiale, altrochè europeo: una corona iridata per tempestività, efficienza e sensibilità che non ha prezzo.
Il medico della spedizione azzurra, il dottor Diego Ave, responsabile sanitario anche del Bassano e nello staff sanitario pure dei giallorossi del pallone, ha infatti salvato il commissario tecnico della nazionale tedesca Marc Berenbeck, colto da arresto cardiaco proprio mentre guidava dalla panchina i suoi ragazzi nella finalina per il bronzo contro la Francia, padrona di casa ai campionati continentali Under 20 su rotelle di Saint Omer.
È accaduto tutto all´improvviso: a dieci minuti dal termine della gara di consolazione, coi transalpini avanti 4-3 sulla Germania, Berenbeck è stato colto da infarto ed è crollato al suolo.
Subito i suoi collaboratori l´hanno soccorso, come meglio potevano, ma siccome nell´impianto non era presente l´ambulanza di servizio, la situazione è precipitata.
Per fortuna, nei paraggi si trovava ancora la delegazione azzurra che aveva da poco lasciato gli spogliatoi, dopo aver battuto 5-3 la Svizzera nel match valevole per il quinto posto e si apprestava a salire sul pullman per fare rientro in albergo con in testa il coach Gaetano Marozin, trainer anche del Breganze.
La concitazione e le urla provenienti da bordo pista hanno attirato l´attenzione della comitiva dell´Italhockey. Realizzato cosa stava accadendo, il dottor Ave, si è fiondato con il defibrillatore in dotazione al gruppo della nazionale, verso la panchina teutonica.
Lì ha defibrillato Marc Berenbeck, un´operazione durata circa 20 minuti, in attesa che dall´ospedale di Saint Omer arrivasse l´autolettiga.
Sono stati poi i medici del pronto intervento francese a stabilizzare il paziente che, condotto al locale nosocomio si è successivamente ripreso, mentre Diego Ave l´ha assistito fino a quando non è ripartita l´ambulanza, sincerandosi che il peggio fosse passato.
A titolo di cronaca, gli organizzatori, visto lo choc che ha toccato l´intero palazzetto e ovviamente gli stessi giocatori, hanno deciso di sospendere la gara sul 4-3 e assegnare il bronzo ex aequo tanto alla Francia che alla Germania.
DEFIBRILLATORE INDISPENSABILE. Le tragiche morti che la scorsa primavera hanno lasciato sgomento lo sport italiano coi prematuri decessi del calciatore Piermario Morosini e del pallavolista Vigor Bovolenta hanno spinto le varie federazioni agonistiche a lanciare una vasta campagna a favore della presenza di un defibrillatore in ogni struttura sportiva che ospiti eventi di un certo rilievo.
In questo senso il mondo dell´hockey si è immediatamente uniformato a una normativa non ancora vincolata da nessuna legge, ma suggerita intanto dalla logica e dal buonsenso.
La riconosciuta professionalità del dottor Ave, 41 anni, stimato ortopedico dell´ospedale “San Bassiano” e consulente sanitario inoltre del Basket Marostica, ha fatto il resto.
Ieri la nazionale azzurra era impegnata nel viaggio aereo di ritorno in Italia e solo in tarda serata il dottore è rientrato a casa.
Di sicuro il cittì teutonico Berenbeck, una volta ristabilitosi del tutto, una telefonata ad Ave la farà. Per una birra assieme, alla salute. Prosit.
Vincenzo Pittureri