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In pericolo l’Unione Villa d’Oro-Pico


Scritto da La Gazzetta di Modena - Pubblicato il 06/04/2012 - 08:38

Sono ore decisive per la UVP. Il sodalizio tra Villa d’Oro e Pico Mirandola sta vivendo momenti delicati.
Terminato il campionato di serie A2, i dirigenti delle due società stanno intensificando gli incontri, cercando di scrivere regole dalle quali non transigere più in futuro.
Naturalmente ci sono pareri discordi, sia sulla necessità di continuare questa collaborazione, sia sulle regole comportamentali, e non ultimo, anche sulla gestione mediatica del movimento e sui compiti dei vari dirigenti.
La situazione, che per il bene ed il futuro di questa UVP, dovrebbe essere risolta in breve tempo, trova compattezza di idee soprattutto nei dirigenti della Villa d’Oro, sicuramente con una cultura sportiva di più lungo corso, più esperti ed avvezzi a gestire una società sportiva con tutte le sue problematiche.
Dall’altra parte c’è il presidente, Paolo Gavioli, allineato con le idee dei colleghi modenesi, che tenta diplomaticamente di mediare, mentre qualcuno cerca di mettere i bastoni fra le ruote per rallentare questa unione.
Quando parlavamo prima di esperienza dei dirigenti rossoneri, ci riferivamo proprio a queste situazioni: quando in una società sportiva si discutono e poi approvano certe regole, tutti sono obbligati a rispettarle. Giocatori, tecnici e dirigenti stessi. Se poi qualcuno non è d’accordo e lo manifesta in maniera errata, rimanendo all’interno seminando zizzania, è doveroso da parte del Consiglio Direttivo, prima discutere e cercare chiarificazioni con questi dissidenti, poi cacciarli dalla società. Chiunque essi siano.
Su questa linea, pare si stiano muovendo i dirigenti della UVP e a giorni sapremo se e come continuerà il sodalizio tra Villa d’Oro e Pico Mirandola. Poi il Consiglio dovrà affrontare compatto un’estate sicuramente calda dal punto di vista della gestione della prima squadra, con le eventuali richieste di giocatori da parte di altre società o addirittura dagli stessi atleti. Poi potrebbe avanzare anche l’ipotesi di un ripescaggio in A2.
Sarà poi necessario programmare la futura stagione e individuare i vari allenatori nelle diverse categorie, che però siano anche tutti concordi sulle metodologie di gioco e di allenamento.
Insomma, dovranno lavorare i dirigenti della UVP, che non possono dimenticare di avere un patrimonio eccezionale quanto prezioso nel suo prolifico settore giovanile. Adoperarsi e occuparsi di questa “cantera” dell’hockey modenese, è d’obbbligo.

Alessandro Rossi

Parole chiave: UVP Mirandola, Pico Mirandola, Villa Oro Modena, Serie A2,
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