Investimenti enormi, come in nessun altro Mondiale. L'Angola ha preparato con dovizia di particolari e risorse massicce il proprio evento: si parla di qualcosa come 100 milioni di dollari piombati su Luanda e Namibe, soldi utili a rendere il Paese accogliente per un evento che porterà in Africa qualche centinaio di persone provenienti per lo più da Sudmerica ed Europa. Lo Stato africano ha utilizzato l'evento come prima rampa di lancio per promuoversi, dopo anni di sanguinosa guerra civile terminata soltanto nel 2002 dopo aver lasciato sul campo un milione e mezzo di morti. Ora, sulla scia dei profitti derivanti dai giacimenti di petrolio (l'Angola è il primo produttore del Continente africano, con un'estrazione quadruplicata negli ultimi 20 anni), una parte di Paese sta emergendo mentre l'altra rimane ancora ai margini. Per questo sarà anche il Mondiale delle contraddizioni: da una parte impianti nuovi di zecca tendenti alle cattedrali del calcio europeo e dall'altra condizioni di vita a dir poco precarie per una buona fetta di popolazione. Non per niente le delegazioni nazionali sono sempre scortate dalle forze dell'ordine. Nella capitale Luanda (2 milioni e mezzo di abitanti) v'è traccia in ogni angolo dell'imminente rassegna: persino la compagnia aerea di bandiera, la Taag, riporta sulle proprie livree il logo del 41esimo Mondiale di hockey, e tutti i giornali locali e le televisioni rendono conto in maniera puntuale dell'accaduto. Nella capitale è stata costruita la "Luanda Arena", inaugurata martedì e in grado di contenere quasi 13mila spettatori: un gioiello simile all'“Allianz Arena” di Monaco, con tanto di rivestimento esterno che cambia colore a seconda dell'evento che ospita. A Namibe, città di 100mila abitanti mille chilometri più a sud della capitale dove l'Italia giocherà la prima fase, è stato costruito appositamente il "Welwitschia Mirabilis", impianto sportivo da 3mila posti, è stato ammodernato l' aeroporto "Yuri Gagarin" ed è stato costruito il nuovo hotel Infotur che ospiterà proprio gli azzurri e le altre nazionali.