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Il Valdagno straccia il Bassano nel derby e inguaia Marzella


Un Valdagno libero da preoccupazioni di classifica azzecca la miglior partita della stagione e mette a rischio il sesto posto del Bassano contestato dai suoi tifosi e privo di Massimo Tataranni per squalifica.

Scritto da Enrico Acerbi - Pubblicato il 04/04/2016 - 10:45 - Ultima modifica 08/04/2016 - 23:00

Squalificato il bomber Tataranni, Bassano entra in pista in una inconsueta divisa rosa. È curioso che in un match che potrebbe, storicamente, essere un Bassano 1 contro Bassano 2 (con Juan Fariza come intruso) l’unico colore giallorosso sia presente in curva, dove una cinquantina di supporter vocianti duellano con i rivali biancoblu della curva opposta. In pista, quindi, Dal Monte, Amato, Garcia, Nicoletti, Gimenez, Cunegatti, Zen, Campagnolo, Peripolli e appunto Fariza. Sugli spalti aria da derby, ma sguardi sereni di chi più non teme nulla dalla classifica, nonostante “radio pattino” incomba sugli eventi, indagatrice.
Fischia una coppia inedita, Silecchia e Brambilla; sinceramente non protagonisti di una prestazione super. Forse, per una partita come questo derby, necessitava più esperienza. I primi cinque minuti scorrono con un’alternanza di azioni rapide da parte di ambedue le squadre (ed è positivo che Valdagno ribatta colpo su colpo), ma senza grandi emozioni. La coppia si accanisce a fischiare falli di squadra contro Valdagno, alcuni difficili da comprendere (poi alla fine si pareggerà il tutto, tanto che il primo tiro a decimo fallo sarà biancoblu).
Al minuto 19.39, Campagnolo recupera una palla di forza su Gimenez (che protesta), serve a Fariza che finta Dal Monte e fa 1-0. Bassano è viva ma non fa vedere un gran fase difensiva; così dopo soli trenta secondi arriva Giovanni Zen, spara una sassata che fa secco Mauro Dal Monte, esultando (con moderazione): 2-0. Bassano ora è “furia rosa”, attacca con potenza e rabbia, Garcia coglie una clamorosa traversa e Cunegatti si fa rimpiangere dai suoi ex tifosi. Quando mancano 16' all’intervallo, tuttavia, scende caracollando Juan Fariza, cede la palla a Campagnolo che devia verso la porta bassanese dove il portiere la accompagna in rete: 3-0 e pubblico in visibilio, Marzella iperattivo. Passano altri due minuti e Alberto Peripolli infila un assolo dei suoi concludendo centrale in porta, sulla destra di Dal Monte: 4-0. Al 12.35 Juan Fariza scende difendendo la palla con il corpo, si ingobbisce e fulmina in rete una saetta: 5-0, da non crederci.
Si scuote il “maestro” Darìo Gimenez, gioca da solo, gira, difende, scarta e scatta, con Zen rimasto a terra e segna l’uno, del 5-1, quando mancano undici minuti e mezzo (mai visti tanti gol al Palalido quest’anno in mezzo tempo). Al minuto 8.26, con il Valdagno che rifiata, il “maestro” inventa un assist delizioso per Andrea Bolcato che, sulla destra, insacca il 5-2. Ora tutti temono il rientro d’orgoglio del Bassano che macina gioco, anche se non convince del tutto. A quasi sette minuti dal riposo è Bertoldi che s’inventa l’azione dell’anno, scendendo sulla sinistra per tutta la pista, stringendo e segnando il 6-2. Dopo tre minuti ribatte ancora Bassano con una deviazione di misura di Emanuel Garcia: 6-3, di pattino pare. Passa un minuto è l’ineffabile coppia punisce di rigore una caduta in area di Gimenez; il generoso Brambilla fa anche ripetere il primo rigore “diteggiando” Cunegatti, Garcia ripete ma il “Cune” para di nuovo. Si va negli spogliatoi con un palo di Bertoldi, gioco pirotecnico e arbitri così così.
La ripresa, dopo tre minuti, è aperta ancora dalla coppia fischiante con un decimo fallo contro Bassano, che pochi saggi sanno cogliere. Dopo le proteste dei giocatori rosa, l’indemoniato Fariza fa 7-3; per Bassano si fa notte fonda, le energie scemano, Marzella se ne sta sconsolato sulla balaustra (pare che nessuno lo ascolti). Anche Valdagno paga qualcosa ai gran ritmi da derby e si succedono botte, spinte, capitomboli, pali, secondo rigore per Gimenez, anche questo generoso e con medesima scenetta di prima. Cunegatti para, si becca il “ditone” oscillante, Gimenez ritira e il “Gatto” “ripara”, tra il giubilo della gente di Valdagno. Al 15.37 Massimo Cunegatti è magistrale sul decimo fallo valdagnese, anche questo parato su Gimenez. Bassano prova a farsi sotto ad undici minuti dalla fine quando Ferruccio ribatte in rete un passaggio portando lo score sul 7-4, ma Bassano ha speso troppo ed è facile preda delle ripartenze biancoblu. Al cronometro 8.11 Juan Fariza firma il capolavoro con un’azione centrale, giravolta ed alza e schiaccia; fa 8-4. Dopo un gol misteriosamente annullato a Gimenez, Garcia segna l’8-5 in “estilada” quasi da terra, alla “Tataranni”, ma Bassano non c’è più. È Samuel Amato a perdere i nervi con un cartellino blu a sei minuti e un quarto dalla sirena; Fariza sbatte dentro anche il diretto per il 9-5 (che ricorda uno storico risultato dell’era Nicolia, da cui la Legge del Nove). Il finale è tutto del tripudio festante sugli spalti e dei due fischietti: quindicesimo fallo di squadra contro Bassano (alla fine saranno 12-16!) che Campagnolo non realizza, altro blu ad Amato per proteste, senza diretto ma solo con Power Play. A repertorio arbitrale esaurito, la sirena finale e pura gioia al Palalido.
Qualcuno saltella e dice “dopo un anno di pane e cipolla, questa è una gioia troppo grande” e tra canti e salti nessuno più vuole andarsene a casa. Ed ora sotto con Breganze.

Parole chiave: Serie A1, Giornata 24, Valdagno, Bassano,
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