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Il Trissino mormorò: "Non pago lo straniero"


Fino a qualche giorno fa erano due i casi noti di club che non hanno pagato alla Lega Hockey la tassa stranieri: Valdagno e Novara nella stagione 2012-2013. Ora, però, emerge un'altro caso, relativo alla stagione appena finita: il Trissino, una delle società in prima fila a chiedere trasparenza e correttezza, non ha saldato i 4.000 euro dovuti per l'utilizzo di Pallares.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 10/07/2014 - 16:04 - Ultima modifica 21/07/2014 - 14:58

Marc Pallares.

Foto Gabriele Baldi

Uno dei cavalli di battaglia dei club che fanno capo a Davide Malagoli e Claudio Bicicchi e che da qualche tempo mettono sotto pressione la Lega Nazionale Hockey, è il sospetto che alcuni club, con la complicità dei vertici della Lega Hockey, non abbiano pagato la tassa stranieri, generando di fatto una sorta di "doping amministrativo" a danno di chi, invece, ha regolarmente pagato nei modi e nei tempi previsti.
Un sospetto che è ormai certezza. La Lega Hockey ha messo nero su bianco che nella stagione 2012-2013 Hockey Valdagno e Hockey Novara non hanno saldato rispettivamente 12mila e 8mila euro di tasse, divenute di fatto inesigibili dato che entrambe le società non fanno più parte della Lega Hockey.

LA NORMA E LE SANZIONI
Vale la pena puntualizzare di che cosa stiamo parlando. Si tratta di una norma decisa dalla Lega Hockey (e quindi, di fatto, dalle stesse società) che prevede che, per ogni straniero tesserato, sia obbligatorio pagare una tassa di 4mila euro, da versare prima di poter far scendere in pista il giocatore, pena il deferimento agli organi di giustizia della Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio.
E' in realtà emerso che, in più occasioni e da molti anni, la Lega Hockey ha concesso dilazioni dei pagamenti alle società che ne facevano richiesta, anche quando questo "aiutino" non era previsto. Tutto bene fino a quando le società hanno onorato le scadenze e saldato i debiti; cosa che non è accaduta nei casi del Valdagno (stiamo parlando della vecchia società e non del nuovo Valdagno 1938) e del Novara. Con l'aggravante, tutt'altro che irrilevante, che quel Valdagno inadempiente vinse pure lo scudetto.
Il problema di questa norma è che, di fatto, si basa sulla correttezza reciproca dei club perchè la sanzione prevista non è applicabile. Anche se deferite alla giustizia FIHP (cosa peraltro mai accaduta), difficilmente le società inadempienti sarebbero punite. Infatti, agli occhi della Federazione e delle sue norme, il mancato pagamento della tassa stranieri, previsto da una norma di Lega e non da una analoga norma federale, non è una infrazione punibile in alcun modo. E' un problema che ha, in generale, il "sistema hockey" costruito negli ultimi 30 anni tra chi ha guidato la FIHP e la Lega: la Giustizia Sportiva non può punire infrazioni a norme che non siano federali. Un sistema che è ora in fase di revisione, ma che richiederà alcuni anni per essere riequilibrato, spostando in campo federale tutte le norme vincolanti e le relative ammende.

IL CASO PALLARES
Nel verbale del Consiglio di Amministrazione della Lega Hockey di sabato scorso c'è l'espulsione dalla Lega Hockey per morosità del Trissino, reo di non avere pagato i 4.000 euro dovuti per l'utilizzo di Pallares. La società vicentina, stando a quanto riportato dal verbale, ha atteso fino all'ultimo che arrivasse il riconoscimento della cittadinanza italiana dalla Questura competente per poi poter chiedere il riconoscimento dello status di "atleta di formazione italiana" per lo spagnolo (cosa possibile poichè Pallares è in Italia da più di 5 anni consecutivi). La cittadinanza, però, non è ancora arrivata, il settore tecnico non ha potuto emettere la dichiarazione di "atleta di formazione italiana" e Pallares è a tutti gli effetti un giocatore straniero per il quale non è stata pagata la relativa tassa, nonostante i solleciti arrivati al club vicentino dalla Lega Hockey.
Il paradosso è che il Trissino è una delle società in prima fila tra i club dissidenti nell'accusare la Lega di avere favorito alcuni club nella gestione della tassa stranieri ed è una delle società che ha proposto una norma più restrittiva che vieta categoricamente alla Lega Hockey di concedere alcun tipo di dilazione sul pagamento delle tasse stranieri. A quanto pare, la situazione di morosità del Trissino è nota da tempo anche al pool vicentino e alle altre società dissidenti che però non hanno mai pubblicamente denunciato questo caso.
Non è la prima volta che i grandi accusatori si ritrovano sul "banco degli imputati". Del resto, a far partire la prima ondata di richieste di trasparenza alla Lega Hockey fu proprio quel Valdagno che ai tempi guidava il pool vicentino e che oggi si trova mestamente in testa alla classifica dei club morosi.

Parole chiave: FIHP, Lega Hockey, Trissino, Pallares,
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