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Il Tribunale Federale assolve Cesare Ariatti, cadono tutte le accuse verso lui e la Lega


La sentenza di piena assoluzione emessa ieri dal Tribunale Federale chiude una lunga stagione di "guerra giudiziaria" che ha visto le Lega Hockey e il suo segretario nel centro del mirino, ma vittoriosa di fronte a ogni giudice. Come ogni guerra, anche questa lascia solo macerie.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 06/06/2015 - 13:42 - Ultima modifica 18/06/2015 - 09:34

Il Segretario Generale della Lega Hockey Cesare Ariatti.

Foto Marzia Cattini

Il Tribunale Federale "assolve il Sig. Ariatti Cesare dagli illeciti contestati ed in particolare: quanto alla violazione dell’art. 17 del Regolamento di Giustizia perché il fatto non sussiste; quanto alla violazione dell’art. 1 del Regolamento di Giustizia perchè la condotta contestata, di per sé, non è prevista come illecito disciplinare".
Questa sentenza, di cui non ci sono ancora le motivazioni, emessa ieri dal Tribunale Federae della FIHP, chiude la lunga serie di contenziosi legali che ha opposto la Lega Nazionale Hockey e un gruppo di società ispirate dall'ex candidato alla presidenza della Lega Hockey Davide Malagoli (sconfitto alle elezioni del 28 dicembre 2013 da Leo Siegel) e dall'ex coordinatore del Settore Tecnico Claudio Bicicchi. Contenziosi che la Lega Hockey ha vinto, senza eccezioni, dal primo all'ultimo.
L'attacco alla Lega Hockey è stato portato su più fronti. Innanzitutto su quello interno, con la fronda con cui alcune società hanno apertamente accusato la Lega di scarsa trasparenza nei bilanci e di favoritismi nei confronti di alcuni associati a danno di altri. Poi su quello giudiziario, con la richiesta al Tribunale di Milano di imporre alla Lega Hockey la consegna urgente di documenti. Infine su quello mediatico che ha avuto il suo culmine con un comunicato stampa pesantissimo in occasione della presentazione del campionato appena concluso.
Nell'agosto dello scorso anno il Tribunale di Milano rigettò la richiesta delle società ribelli che ritenevano un loro diritto entrare in possesso di documenti di dettaglio della contabilità della Lega Hockey. Dopo questa sentenza favorevole, fu la Lega Hockey a muoversi chiamando in arbitrato tutte le società; arbitrati che hanno dato ragione alla Lega dichiarando illegittime le pretese delle società. La sentenza del Tribunale Federale di ieri chiude la partita più controversa: quella del mancato incasso dell'assegno con cui il Valdagno avrebbe dovuto pagare la quota stranieri relativa alla stagione 2012-2013. Responsabilità non imputabile in alcun modo alla Lega Hockey e al suo segretario che ha rifiutato il patteggiamento e preteso che il Tribunale emettesse la sentenza.
Anche se la Lega, a distanza di 18 mesi, ha vinto tutte le controversie legali, l'effetto della spaccatura sulla sua immagine e sul suo reale potere sono state pesantissime. Già dallo scorso anno la Federazione ha ripreso il controllo formale dei campionati che diventerà un controllo completo a partire dal primo luglio 2015. Dopo 33 anni, infatti, il campionato di hockey pista 2015-2016 sarà gestito in toto dagli uffici romani della FIHP, mentre alla Lega Hockey resteranno funzioni relative alla comunicazione (esclusa la Rai) e alle statistiche, oltre alla rappresentanza di quella parte di club che decideranno di aderire alla Lega stessa. Cesare Ariatti andrà a guidare il nuovo ufficio federale costituito appositamente per consentire la gestione dei campionati. E' la fine di una delega praticamente in bianco che la FIHP aveva concesso alle società di hockey su pista e che, di fronte alla loro incapacità di convivere e alla loro litigiosità (che di fatto ha paralizzato la Lega per un anno e mezzo), è stata costretta a ritirare, limitando di molto il peso politico dei club.

Parole chiave: Lega Hockey,
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