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Il sindaco di Giovinazzo come i prefetti anti-hockey


La decisione del sindaco Depalma blocca soltanto l'hockey generando migliaia di euro di danni. E mentre il Bassano torna a casa senza giocare, il Padova di volley maschile raggiunge Molfetta per disputare regolarmente la sua partita.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 08/01/2017 - 13:18 - Ultima modifica 14/01/2017 - 11:08

Foto ricordo del Bassano davanti al palasport di Giovinazzo.

La partita di cui si discute di più all'indomani della prima giornata di ritorno è quella che non si è disputata: Giovinazzo-Bassano.
Il motivo del rinvio è la decisione del sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, che nel pomeriggio di ieri ha emesso un'ordinanza di sospensione di tutti gli eventi sportivi sul territorio comunale per le giornate di ieri e di oggi "per garantire la pubblica incolumità" a fronte della "copiosa nevicata che ha interessato il territorio comunale (...) creando notevole disagio e pericolo alla circolazione stradale.
Altre partite erano state rinviate nella giornata di ieri dalla Federazione proprio a causa del maltempo e, come avviene sempre, per tutelare la squadra che viaggia: Molfetta-Montale in serie A2, Pesaro-Matera e Salerno-Molfetta in serie B. Non così Giovinazzo-Bassano per un motivo molto semplice: il Bassano era già a Giovinazzo prima dell'inizio della nevicata.
E proprio da Bassano si alzano le voci più critiche verso la decisione del sindaco che ha costretto i veneti a tornarsene a casa senza giocare e che li costringerà a tornare in Puglia, probabilmente di martedì, per recuperare la partita.
A rimetterci, peraltro, è anche il Giovinazzo che, essendo l'unico responsabile per l'agibilità del palasport agli occhi della Federazione, dovrà rifondere le spese di trasferta al Bassano per l'insufficiente preavviso con cui ha comunicato l'impossibilità di giocare la partita.

Esposti i fatti, ci si permetta un commento. L'ordinanza del sindaco, perfettamente legittima, ha lo stesso sapore dei divieti di trasferta emanati da certe prefettura in occasione di partite di hockey: a fronte di problemi facilmente gestibili, l'autorità pubblica abdica alle proprie responsabilità nascondendosi dietro assurdi divieti giustificati con la difesa della pubblica incolumità.
L'ordinanza del sindaco di Giovinazzo non ci risulta abbia eguali nei comuni limitrofi. Tanto per dire: oggi a Molfetta (che sta a 5 km da Giovinazzo) si gioca regolarmente la partita di volley di serie A1 maschile con il Padova (che sta molto vicino a Bassano), costretto a raggiungere la Puglia in pullman nella giornata di ieri stante la chiusura dell'aeroporto di Bari Palese. Migliaia di tifosi si muoveranno su strade innevate come quelle di Giovinazzo, dove il pubblico coinvolto sarebbe stato di certo in misura minore.
Intendiamoci: il sindaco fa benissimo a preoccuparsi della incolumità dei suoi concittadini. Avrebbe potuto fare, ad esempio, come il sindaco di Bari (città metropolitana di cui Giovinazzo è parte integrante) che ha vietato per tutta la giornata del 7 gennaio 2017 e fino al termine dell'emergenza la circolazione di veicoli privati privi di catene o gomme invernali e a tutti i veicoli a due ruote sulle strade cittadine.  
Ma quello che ci fa pensare ad una decisione presa "ad hoc...key" è un'altro dato: ieri, secondo il sindaco Depalma, le uniche due attività pericolose erano lo sport e la visita ai morti e per questo sono stati chiusi impianti sportivi e cimiteri. Nonostante l'ordinanza citi esplicitamente come problema di fondo le difficoltà nella circolazione stradale, nessun provvedimento è stato preso, ad esempio, nei confronti dei pubblici esercizi perchè prendere l'auto per andare al cinema o al ristorante è pericoloso quando prenderla per andare a vedere la partita.

Parole chiave: Serie A1, Giovinazzo, Bassano,
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