Il Seregno senza soldi si ritira e il campionato diventa a 13 squadre

Hockey italiano sotto choc: il Seregno si ritira dal campionato di Serie A1. La gloriosa e storica società brianzola non ce l’ha fatta e, dopo le enormi difficoltà economiche di quest’estate proseguite per tutta la prima parte di stagione, ha dovuto gettare la spugna e chiudere i battenti. Una lenta agonia quella del Seregno, terminata ieri con un comunicato alla Lega hockey che non si sarebbe presentata a Valdagno per il recupero della gara rinviata il 28 gennaio scorso, annunciando al tempo stesso il ritiro dal campionato a causa di insormontabili problemi economici (ieri si è giocato invece l’anticipo della 16esima giornata Trissino-Breganze, terminato 9-9). Gli stessi problemi che durante l’anno avevano messo sottosopra un ambiente intero, con i giocatori arrivati persino a minacciare lo sciopero e che nel mercato di gennaio avevano portato alla cessione di Bertran e Gomez.
Per la prima volta nella storia dell’hockey su pista una società si ritira a campionato in corso, ma soprattutto si perde una delle società storiche di questo sport. Ecco perché la notizia ha suscitato una serie di reazioni come quella del segretario della Lega Cesare Ariatti che, sulla sua pagina Facebook, scrive: «È una serata tristissima per l’hockey su pista italiano e io per primo ne sono veramente scosso e amareggiato», invitando poi tutti a fare un esame di coscienza per chiedersi se sia stato fatto tutto per aiutare questa società. Significativo anche il commento di Massimo Mariotti che, sempre via Facebook, si dice «dispiaciuto per la rinuncia del Seregno, una società dove ho militato vincendo l’unico scudetto e Coppa Cers della sua storia. Spero che un giorno possa tornare dove gli compete, ma con gente seria».
Abbattuto e demoralizzato il tecnico del Seregno Tommaso Colamaria: «È stato un finale triste e avvilente per tutti noi che l’abbiamo vissuto e in generale una vicenda brutta per il nostro sport. Non mi vergogno a dire che ho pianto e che sono parecchio avvilito. Mi dispiace soprattutto per questi ragazzi che hanno passato mesi durissimi. Abbiamo vissuto un sacco di situazioni assurde che la gente non sa e proprio ora che le cose sembravano mettersi leggermente meglio è arrivata questa batosta. Spero solo che serva da lezione per il futuro».
Sparito il Seregno, la Serie A1 passa da 14 a 13 squadre, con i brianzoli che retrocedono automaticamente all’ultimo posto perdendo i 12 punti conquistati sin qui. Essendosi però ritirato nel girone di ritorno, i risultati conquistati restano validi, mentre le gare che restano da giocare da qui alla fine (partendo da quella di ieri a Valdagno) finiranno tutte con la sconfitta dei brianzoli 10-0 a tavolino.

Stefano Blanchetti