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Il Follonica dice no alle offerte del Bassano


I fratelli Bertolucci e i fratelli Michielon vestiranno anche per la prossima stagione la maglia dell'Etruria Follonica. Sfuma, forse definitivamente, quella che sarebbe stata la più clamorosa delle operazioni di mercato, capace di modificare radicalmente l'equilibrio delle forze in campo tra Follonica e Bassano.

Scritto da Michele Nannini - Pubblicato il 18/05/2007
Stavolta le cifre sul piatto erano cospicue. Molto più di quanto si potesse immaginare fino a pochi anni fa nel mondo dell’hockey. Una operazione probabilmente da 800 mila euro, magari anche meno ma non è quello che conta maggiormente, fra stipendi promessi ai giocatori e soldi da girare al Follonica, per rilevare i cartellini e per strappare all’Etruria i fratelli Bertolucci ed i gemelli Michielon e far vestire loro la maglia giallorossa dell’Infoplus Bassano. L’ennesimo assalto ai tesori del Golfo finito però esattamente come tutti gli altri, ovvero con un enorme buco nell’acqua. Perché anche nelle prossime stagioni la squadra del Consorzio Etrruia Follonica rimarrà quella attuale, senza Sergio Silva accasatosi lui si a Bassano e con Marc Pallares in più.
La parola fine (ma sarà poi davvero tutto chiuso?) all’ennesimo tormentone di mercato, che puntualmente ogni anno viene fuori, ce l’ha messa ieri pomeriggio Massimo Pagnini, vice presidente della società del Golfo. “La società ha verificato che non esistono difficoltà da parte dei giocatori che potrebbero portare ad una rescissione anticipata dei contratti – conferma Pagnini – tutti hanno confermato la volontà di rispettare quanto deciso un anno fa e partendo da questo presupposto la dirigenza non può che confermare i programmi stilati nei mesi scorsi. Nessuno, e lo sottolineo a chiare lettere, è sul mercato, i contratti verranno rispettati e la questione si può definire chiusa qui. Sono sogni ad occhi aperti di chi si è abituato ad anni di insuccessi, ma i sogni sono destinati a svanire all’alba”.
L’ennesimo assalto alla dirigenza azzurra è partito una ventina di giorni fa, quando in casa bassanese si sono accorti di aver speso un patrimonio negli ultimi tre anni per non vincere nemmeno la coppa del nonno. Fatti due conti gli sponsor hanno deciso: meglio evitare di rischiare ulteriori salti nel vuoto, cerchiamo di prendere a scatola chiusa la squadra che in tre anni ha vinto tutto. Allenatore compreso, perché il Bassano ha bussato anche alla porta di Massimo Mariotti per primo, ricevendo un deciso “no grazie”. Poi sono seguiti i contatti con i giocatori, che però essendo vincolati da un contratto hanno girato la palla alla dirigenza azzurra. “Ripeto, il presupposto di tutto è che i giocatori hanno confermato la volontà di rispettare i contratti” conferma Pagnini. Quindi inevitabile rispondere picche a Merlo ed i suoi emissari. Rinunciando, molto probabilmente, a tanti soldi, forse però non sufficienti per poter smuovere i dirigenti del Follonica. Che comunque contatti con la società giallorossa li hanno avuti.
“Ci siamo sentiti – conferma il vice presidente – ma abbiamo verificato che non esistono i presupposti per andare avanti in nessun tipo di trattativa e quindi non ci sarà nei prossimi giorni nessun incontro e nessun ulteriore contatto. La questione, per i prossimi due anni, è finita qui, il Follonica prosegue con i suoi programmi a media e lunga scadenza”.
Fine delle trasmissioni. I giocatori non commentano, quindi, per l’ennesima volta, sembra che la storia sia destinata a non cambiare, nemmeno di fronte a tanti soldi. Al Bassano non rimane che cercare altrove per tentare di allestire una squadra che riesca a fare un po’ meglio di quanto fatto negli ultimi anni, ma togliendosi dalla testa di portare via dal Golfo i suoi gioielli. Ed i toni trionfalistici espressi nei giorni scorsi da tutto l’entourage giallorosso, dall’allenatore in giù, sono destinati a subire l’ennesimo drastico ridimensionamento. L’ennesimo smacco, l’ennesima sconfitta. Forse la più bruciante, perché dove non è arrivato l’hockey giocato potevano magari arrivare i soldi. Invece nemmeno quelli sono riusciti a cambiare la sostanza.

Michele Nannini
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