Appena venti giorni fa Giuliano Poccetti era nel luogo a lui più caro: a bordo di una pista da hockey, al PalaMicheli a guardare l'Italia ritornare sul podio della Coppa Latina. Lui che dei grandi trionfi azzurri di fine anni '80 era stato uno degli artefici dalla sua posizione di Presidente del Settore Tecnico della FIHP, incarico che ha ricoperto tra il 1984 e il 1992, l'anno delle Olimpiadi di Barcellona. Se n'è andato mercoledì sera per l'improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute.
Aveva 75 anni, buona parte dei quali spesi per l'hockey su pista sia nella sua città, Follonica, che nelle istituzioni, la Federazione prima e la Lega Hockey poi. Della Lega Nazionale Hockey era stato uno dei fondatori, tra gli animatori di quel movimento di grande impulso allo sviluppo della disciplina che agli inizi degli anni '80 portò l'hockey su pista ai suoi massimi livelli. Della Lega è stato a lungo consigliere, fino al dicembre del 2014 quando lasciò assieme al presidente Leo Siegel. E il ruolo di consigliere lo esercitava in un modo atipico per il mondo dell'hockey: sempre con pacatezza e con uno stile non comuni, frutto di una pluridecennale esperienza.
Uno stile che gli ha fatto guadagnare una stima pressochè unanime, come dimostrano gli attestati che sono immediatamente seguiti alla notizia della sua scomparsa, tra i quali quelli del presidente FIHP Sabatino Aracu e del presidente della Lega Hockey Raoul Frugoni.
In memoria di Giuliano Poccetti verrà osservato un minuto di silenzio su tutte le piste italiane nelle partite in programma da oggi a domenica 10 aprile.